Giovanni: “dopo l’esperienza, l’azienda Babbi mi ha offerto un contratto di prova”

Ho iniziato ad approfondire la panoramica dei programmi europei di mobilità quasi subito all’inizio dell’università. Erasmus, Youth in Action, Servizio Volontario Europeo: li ho vissuti in prima persona e li ho anche promossi in ambito associativo dentro e fuori dall’Italia. Esperienze formative, divertenti, sorprendenti, introspettive. E’ interessante sperimentare su di sé quella simpatica, originale, ma anche un pelo artificiosa cultura unionista europea che tanto piace ai social del vecchio continente; in ogni caso sicuramente grazie a tutti questi programmi di scambio e mobilità, molti tra i miei coetanei proveranno un maggiore senso di appartenenza all’Europa rispetto alla generazione precedente.

E’ giunto poi un periodo in cui, come tanti altri miei amici e colleghi, ho affrontato la fase successiva al conseguimento della laurea, che mi ha visto molto in difficoltà in un mercato del lavoro che non sembrava davvero essere ricettivo per chi, come me, non aveva una formazione professionale specifica. E allora arriva a darti una mano la zia Commissione Europea.

Così, dopo svariati mesi del mio 2011, passati in un pantano impiegatizio che non era certo portatore di serenità, mi sono finalmente imbattuto in questo Moving Generation promosso da Uniser Soc. Coop. Decido di inviare la candidatura per una delle imprese che qui da noi è riconosciuta come tra le più legate al territorio: per tutta la Romagna l’azienda Babbi da 60 anni è sinonimo di qualità dei suoi prodotti gelatieri e dolciari ed è un attore di grande prestigio nella cultura gastronomica locale e non solo.Il mio tirocinio prevedeva due mesi nella sede di Bertinoro, poi tre mesi nella filiale a Barcellona (Babbi helado italiano) e poi l’ultimo conclusivo ancora in sede. Il fil rouge di questa esperienza è stato per me il fatto di incontrare continuamente persone con grandi doti professionali e umane. Il mio compito era quello di svolgere un’indagine di mercato sul settore del gelato artigianale italiano in Spagna e nel frattempo dare un impulso a ingrandire la rete commerciale dell’azienda sul territorio iberico. Di tre mesi in Spagna, ne ho passati due a Barcellona e uno intero in giro per tutto lo stato. Mi è stata data l’opportunità di mettermi in gioco e di organizzare il mio lavoro in modo autonomo, godendo della fiducia e dell’appoggio del direttore generale dell’impresa.

Al mio ritorno in Italia, avendo valutato positivamente il lavoro svolto in Spagna, la famiglia Babbi ha deciso di offrirmi un contratto di prova di un anno e sono stato inserito come Area Manager per le Americhe, con il compito di sviluppare nuove opportunità commerciali in quell’area. Dopo soli due mesi come effettivo, ho già visitato diversi paesi del centroamerica e su altri stiamo impostando un lavoro potenzialmente interessante.

Ragionavo poco tempo fa che questo è stato in assoluto l’anno in cui ho viaggiato di più ed in cui ho visitato più posti, visto luoghi, conosciuto persone e, non da ultimo, acquisito professionalità. In questo senso l’espressione Moving Generation calza perfettamente con quanto è successo a me.

Auguro ai nuovi partecipanti ai bandi Leonardo un percorso e un esito come il mio. So per certo che non per tutti sarà così, ma utilizzando un lessico gastronomico direi che la ricetta che consiglio non è particolarmente complicata: si tratta, come sempre, di avere a disposizione buoni ingredienti e capacità di prepararli. In altre parole unire le opportunità che si presentano con un grande impegno personale. Per l’impegno, cercate bene in camera vostra, per le opportunità recatevi presso l’encomiabile e preparatissimo (senza dimenticare bello e simpatico) staff di UNISER.


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