E-State con Uniser: parla il Presidente, Andrea Lombardi

Il Presidente, Andrea LombardiAndrea Lombardi,

33 anni,

di Cesena

Sono un sognatore con i piedi per terra. Adoro imparare facendo e trarre ispirazione dalle esperienze: i viaggi, la buona tavola, la musca live, leggere, incontrare persone nuove. Mi piace camminare e correre, che sono i momenti in cui sono più creativo.

Di cosa ti occupi a Uniser?

Ricerca e sviluppo, pubbliche relazioni.

Tu sei uno dei rifondatori di Uniser, come è nata l’idea?

Uniser è stata fondata nel 1998, in quanto cooperativa non possiamo parlare di rifondazione ma di ricambio generazionale. Il ricambio avvenuto nel 2008 è nato dal sogno di tornare in Italia dopo qualche tempo all’estero per occuparsi di mobilità. E’ stata come una vocazione, ricordo ancora quando è successo, ero in Francia a fare uno SVE. All’inizio pensavamo di tornare e creare un’organizzazione a Bologna, poi Uniser ci ha offerto la possibilità di entrare in cooperativa e non ci abbiamo pensato due volte.

con che spirito hai intrapreso questo percorso?

Con molta incoscienza e tanta, tansissima determinazione. Era una delle mie prime esperienze lavorative ma sentivo di aver trovato la mia strada. Una strada appassionante e lunga un’intera vita professionale. La mobilità era e ancora è un settore in forte crescita ma ancora in via di sviluppo. Eravamo e ancora siamo dei pionieri, con tutte le difficoltà ma anche l’entusiamo che questo comporta.

Qual è la parte più divertente del tuo lavoro?

Creare. La mia è un’attività di ricerca e sviluppo sul campo, attraverso la quale la cooperativa idea nuovi prodotti o servizi, oppure ottimizza i propri processi e modelli organizzativi.

Adoro in particolare occuparmi di sistemi di welfare per la mobilità, i servizi pubblici del domani, quelli che stiamo lanciando con Mobilitas e iMove e che permetteranno a sempre più cittadini di avere la straordinaria opportunità di fare esperienze all’estero.

La più appagante?

Vedere un’idea diventare realtà ad esempio IMove. Abbiamo iniziato a lavorarci un anno prima di presentare il progetto, l’idea è nata e si è costruita parlando con ciascun partner e andandoli a visitare per confrontarci, il tutto un anno prima di iniziare a scrivere il progetto. Dopo sei mesi dalla scrittura è stato approvato. Per la precisione l’ implementazione è partita il 1° Gennaio 2014 mentre io avevo iniziato a lavorare sull’idea a Novembre 2012, un’incubazione lunghissima ma che ha dato i suoi risultati!

.e la più stressante?

Vivere nel futuro. Io lavoro sempre a quello che succederà, tra 3, 6 o 12 mesi, a volte anche 2-3 anni. Una scadenza dopo l’altra. A volte è frustrante ed è il motivo per cui in vacanza evito telefono e orologio.

Qual’è il ricordo più bello, quale il più divertente che hai di Uniser?

Sono troppi. I più divertenti sono nei primi anni, avevamo l’età dei nostri utenti e uscivamo spesso con loro. Era meno professionale ma ci siamo divertiti un bel po’. Anche i viaggi di lavoro avevano un sapore diverso a 27 anni, mi sembrava di vivere in un romanzo.

Se invece penso al presente il ricordo più bello e un enorme soddisfazione l’ho provata nello stabilizzare a tempo indeterminato gran parte del nostro staff, tra cui una socia appena rimasta incinta. Non mi sono mai sentito così fiero del mio lavoro.

Come si è evoluta uniser dal 2008 ad oggi dal tuo punto di vista?

Sono cambiate tante cose, perchè nel 2008 a malapena sapevamo cosa fosse una cooperativa ma avevamo tante buone idee e voglia di mettercela tutta per realizzarle. Oggi raccogliamo i primi frutti di quel lavoro e abbiamo la fortuna di aver costruito una realtà dinamica, innovativa e proiettata al futuro. Non è cambiata invece la passione per quello che facciamo e l’enorme soddisfazione ogniqualvolta un partecipante ringrazia per l’esperienza indimenticabile che ha vissuto.

Quali sono i tuoi progetti futuri e secondo te le sfide che Uniser dovrà affrontare nel futuro per migliorare ancora di più?

Le sfide principali che ci attendono sono due. La prima è quella di migliorare costantemente la qualità e le condizioni di lavoro del nostro team, dei nostri soci e dipendenti che costituiscono un asset fondamentale per il futuro di Uniser, essi sono i cervelli che ci lavoreranno. La nostra è una società che vuole crescere trovando soci, quindi vogliamo che le persone sognino di lavorare con noi. La seconda grande sfida per Uniser è portare IMove e Mobilitas in tutta Italia e in tutta Europa.Inaugurazione Mobilitas

Ci credevo fermamente quando ero solo un volontario europeo nel 2007, secondo voi quanto ci credo oggi?


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *