MOVING GENERATION, Simone racconta la sua esperienza in Croazia

Ciao, mi chiamo Simone Sbaraglia ho 28 anni e sono uno dei vincitori del bando moving generation.
Sono uno degli appartenenti alla ‘generazione erasmus’ e come tanti di loro, sono anche io affetto dalla sindrome del rifiuto del domicilio. Nonappena mi si è presentata l’occasione di poter fare una esperienza all’estero, questa volta in chiave lavorativa, non ho esitato a fare domanda.
Quando ho iniziato ancora non sapevo dove sarei finito, e solo un mesetto prima della partenza mi è stata comunicata la destinazione: Croazia.
E’ un posto dove non ero mai stato e di cui non sapevo veramente nulla.

Così vicino e così lontano…

sbaraglia croaziaL’azienda in cui ho svolto il tirocinio è situata nel centro dell’Istria, nella zona di Pazin e si occupa di allestimenti di strutture per eventi, ed i miei compiti hanno riguardato sia la parte progettuale sia quella della programmazione gestionale.
Avendo a disposizione una macchina ho deciso di vivere in una zona più dinamica rispetto a quella della provincia di Pazin, e dopo aver visitato un po’ di città ho deciso di trasferirmi a Rijeka e sono molto contento di aver fatto questa scelta. Questa città è un mix culturale molto interessante, poche città in Europa possono vantare una storia tanto particolare come quella di Rijeka. Oltre alla storia e alla gente, il mare è stato l’elemento costante della mia permanenza. Ogni giorno ho avuto la possibilità di svegliarmi guardando alla finestra il golfo istriano e le isole bagnate dal suo mare.
Durante i miei giorni liberi ho avuto la possibilità di viaggiare molto, conoscendo non solo la parte costiera ma anche l’entroterra. Rijeka (o Fiume a seconda di come uno interpreta la storia), non è una città oggettivamente bella, ma è molto piacevole viverci ed è una base perfetta per lavorare durante la settimana e viaggiare durante le feste.
Come ultimo, posso dire di aver imparato un po’ lingua ed ora, sebbene in maniera veramente basica, posso esprimermi.sbaraglia
Durante la mia permanenza di 3 mesi ho avuto anche la possibilità di conoscere tante persone, in ambito lavorativo  non, grazie alle quali ho ricevuto anche un’ offerta di lavoro (che non so ancora se andrà in porto).

All’inizio è stata veramente dura, ma sapevo che dopo aver passato le prime due settimane poi sarei stato entusiasta di questa esperienza, e così è stato.Voglio ringraziare Multifor e Uniser per avermi fornito questa opportunità che sicuramente rimarrà impressa nella mia vita (e nel mio CV).


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