Esperienza di mobilità, that’s Moving Generation!

Giulia ha 23 anni, è di Forlì ed è laureata in lingue e letterature straniere.Dopo la laurea decide di partire per un’esperienza di tirocinio all’estero e scopre il Moving Generation. Ecco la sua intervista:

GIULIA
Giulia ad Uniser

Descrivi brevemente l’iter attraverso il quale sei arrivata ad ottenere lo stage         Ho trovato un articolo che parlava del Moving Generation su un sito chiamato Scambi Europei, in particolare sulla sua pagina Facebook. Ho deciso di candidarmi perché volevo partecipare ad un’esperienza di lavoro all’ estero. In primo luogo ho sostenuto un colloquio motivazionale e linguistico presso Uniser e, dopo aver superato questa fase, ho svolto 5 colloqui in 5 aziende che partecipavano al progetto. Sono stata scelta da Clubhouse Italia e la mia avventura è iniziata.

Secondo te, perché sei stata scelto?            Perché parlo le lingue e perché ho fatto un corso come commerciale ed addetto marketing. Inoltre, prima di questo stage ne ho svolto un altro organizzato dalla Camera di Commercio di Ravenna, che si chiama Temporary Export Manager. Clubhouse cercava una figura da inserire nel suo Export Department, quindi il mio percorso era in linea con la loro esigenza.

Quali erano le tue aspettative? Quali obiettivi ti eri posta prima di cominciare lo stage?                                                                                                                            Volevo svolgere un’esperienza all’ estero, rendermi più competitiva professionalmente. Mi sono posta l’obiettivo di sfruttare quest’esperienza al 100%.

Quale era il tuo livello di conoscenze linguistiche?                                                         Il mio livello di francese era già soddisfacente ma grazie a quest’esperienza ho acquisito molta più destrezza e fiducia.

Quali erano i tuoi “timori” prima di cominciare?                                                              Il timore era legato al tipo di ambiente che avrei trovato in uno showroom di arredamento di lusso di così alto livello, a Parigi. In realtà sono stata accolta calorosamente dalle colleghe, con le quali ho instaurato un bel rapporto di collaborazione.

Quali sono state le principali attività svolte durante lo stage?                             Durante il periodo in Italia, ho svolto prevalentemente funzioni di back office commerciale come inserimento d’ordini e mantenimento di corrispondenza con i clienti, ho partecipato a 2 fiere di settore (IMM Colonia e Salone del Mobile Milano). Nel periodo parigino ho dato supporto nelle quotidiane funzioni dello showroom, seguendo clienti e progetti con architetti in affiancamento con le colleghe.

Come valuti il tuo stage in termini di utilità e qualità? La durata del tirocinio è stata troppo breve, adeguata o troppo lunga?                                                                         Lo valuto come molto utile dato che mi ha permesso di inserirmi in azienda, dove continuo a lavorare con un contratto a tempo determinato. La durata è stata adeguata.

Gli obiettivi che ti eri prefissata sono stati raggiunti? Se non sono stati raggiunti, perché?                                                                                                                                Sì, sono rimasta in azienda e ho mosso i primi passi nel campo commerciale ad un livello molto alto.

Lo stage ha modificato le tue conoscenze linguistiche? A che livello?                      Sì, mi ha reso più sciolta e mi ha insegnato come la lingua francese degli affari.

Quali problemi e/o difficoltà hai incontrato durante lo stage, e come li hai superati? Tutto è stato positivo, i miei timori erano infondati.

Un bilancio complessivo del tirocinio: aspetti positivi e aspetti negativi                   Gli aspetti positivi sono molteplici: miglioramento della lingua e acquisizione di una maggiore destrezza nel campo commerciale. Sicuramente positivo il fatto che sono rimasta a lavorare in azienda.

Che consigli daresti a un ragazzo italiano che sta per fare uno stage in Europa?Consiglierei di sfruttare a pieno questa esperienza che è un valore aggiunto nel Curriculum e un’opportunità di crescita personale.

 


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