Uniser Interns: Uniser, il cuore europeo di Forlì

Brindisi di arrivederci ai nostri SVE!

Essere cittadino del mondo, senza perdere di vista le proprie radici”. È questa la frase che negli ultimi anni ha giocato un ruolo fondamentale nelle mie scelte formative e di vita, ed è proprio ciò che ho trovato in questa cooperativa. Attraverso il suo impegno nella promozione della mobilità internazionale, Uniser mi ha da un lato fatto riscoprire le potenzialità della mia città, che ogni anno accoglie decine di gruppi di tirocinanti europei, e dall’altro confermato la mia innata passione per le lingue e culture straniere.

Frequento il secondo anno di Mediazione Linguistica Interculturale a Forlì, corso di laurea che, a partire dalla sua stessa denominazione, si pone come obiettivo la creazione di ponti culturali, abbracciando la diversità come un bene prezioso. Il tirocinio presso Uniser mi ha dato la possibilità di mettere in pratica ciò che studio con tanta dedizione, potendo contare sulla guida attenta e premurosa di tutte le persone che ho avuto il piacere di conoscere lungo questo breve ma intenso percorso di 100 ore.

Per quanto riguarda la componente formativa, Uniser mi ha permesso di mettermi alla prova in diversi tipi d’attività, tutte in qualche modo legate al mio percorso universitario. Mi sono occupata principalmente della traduzione di materiali di vario tipo legati all’accoglienza dei gruppi in arrivo e di attività di mediazione tra lo spagnolo e l’italiano in situazioni quotidiane e in occasione di alcune visite aziendali. Ho inoltre curato la realizzazione di un corso di italiano per un gruppo di dieci ragazzi spagnoli, con lo scopo di fornire un supporto linguistico in grado di facilitare la comunicazione in ambito lavorativo durante il loro soggiorno in Italia.

Sin dal primo giorno mi ha affascinato l’atmosfera di amichevole collaborazione che si respira in ufficio. Un gruppo più affiatato che mai lavora con grande tenacia e determinazione non solo per garantire ai giovani di tutta Europa la possibilità di partire per un’esperienza lavorativa o formativa all’estero, ma anche per assicurare che questa stessa esperienza proceda e si concluda nel miglior modo possibile. Mi sono sentita accolta e valorizzata e ad oggi, nonostante la mia (troppo) breve permanenza, sono felice di sentirmi parte del team.


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