Alle Nazioni Unite per rendere mainstream l’educazione alla cittadinanza globale

Si è svolto a New York, il 28 aprile 2018 nella sede delle Nazioni Unite, il seminario annuale di Educazione alla Cittadinanza Globale che ha cercato di porre obiettivi migliorativi concreti per l’agenda educativa 2030. Uno dei punti chiave del seminario è stato quello di incentivare sviluppo della cittadinanza globale nei sistemi educativi per sostenere lo sviluppo di valori positivi come l’apprendimento della convivenza pacifica, la solidarietà reciproca, l’empatia e il rispetto del prossimo.

Nazioni-Unite

Il concetto di cittadinanza si è certamente evoluto in molte direzioni nel corso del tempo. Durante lo scorso secolo si è assistito ad un graduale spostamento verso un concetto più inclusivo di cittadinanza dovuto ad una valorizzazione sempre maggiore nel mondo del tema di diritti civili. Ancora ovviamente la concezione di cittadinanza varia da nazione a nazione ma, in un mondo sempre più globalizzato, si inizia a sentire fortemente la tendenza allo sviluppo di un tipo di cittadinanza che va oltre al concetto di nazione e che supera i confini geografici. 

I rapidi cambiamenti dello scenario mondiale sempre più spesso influenzati da trattati e accordi internazionali, dalla condivisione di ideali e propositi tra realtà/movimenti globali e da una mobilità lavorativa sempre più fluida in molte aree del mondo hanno portato a rendere sempre più reale il concetto di cittadinanza globale. Con questo termine si intende una sensazione di appartenenza a una comunità più ampia dove non solo le differenze vengono accettate, ma sono spesso considerate fonti di ricchezza propositive. Durante questo seminario i vari rappresentanti delle Nazioni Unite hanno rimarcato come l’educazione alla cittadinanza globale possa essere un fattore incisivo per garantire l’acquisizione di valori e atteggiamenti più inclusivi e funzionali alla condivisione delle risorse e alla risoluzione pacifica dei conflitti tra nazioni, religioni o etnie

In un momento in cui l’opinione pubblica internazionale è fortemente orientata verso nazionalismi sempre più estremi e in cui assistiamo ogni giorno a pericolose riacutizzazioni di focolai di razzismo e scarsa tolleranza delle diversità, le Nazioni Unite lanciano un messaggio decisamente interessante indicando l’educazione alla globalizzazione come strumento chiave per rendere più consapevoli le generazioni di domani delle possibilità che offre uno sguardo aperto sul mondo.

In Uniser, dove viviamo ogni giorno sulla nostra pelle queste possibilità, sappiamo bene che l’educazione alla cittadinanza globale è efficace quando assume le caratteristiche di un processo di apprendimento continuo che inizia durante l’infanzia e continua nell’età adulta, proprio per questo motivo abbiamo apprezzato particolarmente lo stimolo inviato da questo seminario delle nazioni unite a rendere mainstream l’educazione alla cittadinanza globale in ogni sistema scolastico dell’organizzazione internazionale. Questa tendenza la vediamo da tempo in Europa e, cosa che ci rende oltremodo fiduciosi, di recente anche in molte altre realtà nel mondo. Siamo certi che continuando su questa linea d’azione a breve il mondo vedrà i risultati di quello che è a nostro parere uno dei propositi più importanti di questo millennio.


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