Imparare a cavarsela da soli a Breslavia, con iMech 4.0

Grazie al progetto iMech 4.0, 100 studenti del terzo e quarto anno di scuole superiori e di centri di formazione della Lombardia e dell’Emilia Romagna hanno la possibilità di vivere esperienze di tirocinio all’estero della durata di 45 giorni.

Questa volta è toccato a Matteo F., Tommaso, Omar, Federico e Matteo M., che a inizio anno sono partiti alla volta di Breslavia per la loro prima esperienza all’estero. Com’è andata? Ce lo racconta uno di loro, Matteo Fumagalli.

“Quest’anno ho fatto un’esperienza mai provata prima, ovvero quella di essere da solo in un paese all’estero, in Erasmus.

Questi sono i 5 personaggi di questa esperienza (io sono l’ultimo a destra), pronti a partire e a buttarsi nel nulla. Sì perché è vero che sapevamo con esattezza dove saremmo andati, cosa avremmo fatto, come e con chi, ma non avevamo idea di cosa volesse dire cavarsela da soli quando si è in una città straniera e senza i genitori o i soliti punti di riferimento: insomma, è stata la prima vera volta fuori dalla nostra comfort zone.

Appena siamo arrivati a Wrocław siamo stati accolti da Elisabetta, nonché la nostra tutor all’estero, gentilissima e sempre disponibile con tutti. Una volta riposati e sistemati, il giorno dopo siamo andati a visitare un po’ tutta la città.

 

In settimana ci hanno presentato l’azienda in cui saremmo andati a lavorare ovvero la Motorpol Volkswagen di Wrocław. Un po’ fuori città ma molto grossa come azienda siccome faceva pure da officina oltre che da concessionario di Seat, Skoda e Volkswagen. Al lavoro ci hanno accolto bene e ci hanno fatto lavorare fin da subito. In questa officina per tutto il tempo di stage abbiamo eseguito principalmente tagliandi, cambi gomme e la sostituzione dei freni.

La settimana dopo siamo andati a Cracovia, città davvero bellissima. Mi è piaciuto soprattutto il centro, con una piazza che ospita più o meno 80.000 persone, disposta a forma rettangolare con i negozi attorno e al centro un mercato grandissimo. E Cracovia è il posto dove abbiamo anche assaggiato i pierogi, piatto tipico Polacco.

Purtroppo non siamo rimasti a Wrocław per l’intero periodo previsto dato che siamo dovuti rientrare in Italia anticipatamente causa emergenza sanitaria. La notizia ci ha resi felici e tristi allo stesso tempo, felici di rivedere le nostre famiglie, tristi perché non avremmo avuto la possibilità di goderci insieme l’ultima settimana.

Durante il mio Erasmus mi sono divertito, impegnato e ho fatto nuove amicizie con persone che anche se abitano 80km di distanza da me appena potrò andrò a incontrarli, perché sono i più pazzi e divertenti compagni di viaggio che potessi mai avere.

Consiglio a qualsiasi persona al mondo di fare questa esperienza per due motivi: primo, si impara a vivere da soli, a cucinare e a lavare le proprie cose senza i genitori che si occupano di tutto; secondo, si impara a socializzare e a stare con gli altri. Si conoscono nuove persone che a prima vista non ci parleresti mai, ma quando le conosci meglio capisci quanto sono diverse da come le avevi immaginate e che fortuna hai avuto ad incontrarle.

Arrivederci Wrocław!”


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