Spirito d’iniziativa e determinazione per 10 ragazzi a Maribor

10 ragazzi stanno per rientrare da Maribor, dove hanno svolto uno stage in diversi ambiti aziendali grazie al progetto Alternativo. Al termine della loro mobilità, ci hanno raccontato in prima persona com’è andata la loro esperienza in Slovenia:

“Questo Erasmus è stato molto diverso dagli altri, con l’avvenire della pandemia eravamo tutti titubanti sull’esperienza che avremmo avuto o su come ci saremmo destreggiati fra le regole molto restrittive, ma non ci siamo fatti perdere d’animo e siamo rimasti positivi e determinati. Abbiamo visto questa mobilità come uno spiraglio di luce nel buio di questa emergenza e abbiamo fatto di tutto per trarne il meglio.

Dai primi momenti in cui ci siamo incontrati avevamo già intuito che il gruppo sarebbe stato molto unito e che ci sarebbe stata una bella atmosfera sia nel lavoro sia in tutta la mobilità. Agli albori eravamo molto timidi ma in poche ore siamo riusciti a rompere il silenzio e a conoscerci sempre di più creando giorno per giorno una comitiva e molti ricordi che ricorderemo a lungo.

Già durante il viaggio abbiamo avuto a che fare con varie barriere linguistiche, ma fra vari “ja”, “ne” e “dober dan” ci siamo trovati a familiarizzare con l’ambiente sloveno e le sue diversità. Abbiamo trovato alcune difficoltà i primi giorni, come ad esempio gli orari sloveni, molto diversi da quelli italiani, ma ci siamo abituato presto ai ritmi locali. Inoltre siamo rimasti molto sorpresi che il cibo non fosse così male come pronosticavamo!

Nonostante le modeste dimensioni della città che ci è stata destinata, grazie al nostro spirito di iniziativa abbiamo avuto piacere di visitare le bellezze di Maribor. Con la nostra banda abbiamo fatto esperienza  della cultura locale tramite musei, castelli, chiese e la vite più antica del mondo. Ma non ci siamo nemmeno fatti mancare la natura, infatti fra varie lunghe passeggiate per colline e montagne ci siamo goduti uno dei tratti migliori della città più verde d’Europa.


La nostra esperienza al dormitorio è stata  un po’ travagliata ma, armati di spirito d’adattamento, siamo riusciti a superare varie peripezie adattandoci ad un differente stile di vita. Possiamo assicurarvi che cucinare e lavare sono state esperienze ardue per tutti, che ci hanno causato spesso difficoltà ma che siamo riusciti sempre a superare insieme.

Il percorso lavorativo si è rivelato essere stimolante per l’intero gruppo. Abbiamo avuto modo di osservare il mondo del lavoro in prima persona e ad abituarci all’uso giornaliero dell’inglese per comunicare con i nostri colleghi. I lavori assegnatici sono stati molto diversi fra ognuno di noi e ci siamo sempre confrontati, anche con la nostra tutor, sulle nostre mansioni e impressioni riguardo alle nostre aziende.

In varie occasioni abbiamo avuto modo di mettere alla prova la nostra indipendenza, dovendo prendere l’autobus per andare al luogo di lavoro, preparare da mangiare almeno una volta al giorno, lavare i piatti, decidere cosa fare per visitare la città e tanti altri compiti, ma siamo sempre riusciti a cavarcela.

Possiamo dire che questa avventura ci ha aperto la porta ad un primo approccio al mondo del lavoro e che siamo cresciuti davvero tanto grazie ad essa.”


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