Momenti, avventure ed esperienze indimenticabili per Emma a Maribor

A inizio settembre 2020, Emma è partita alla volta di Maribor insieme ad altri 3 ragazzi,  grazie al progetto Alternativo Pro 2019, che permette agli studenti delle scuole superiori dell’Emilia-Romagna di fare esperienze di tirocinio all’estero della durata di 3 mesi.

Devo ammettere che prima di partire per questa esperienza Erasmus ero un po’ spaventata. Non avevo mai passato tre mesi lontana da casa in un paese nuovo con persone sconosciute, ma una volta arrivata a Maribor tutte le mie paure sono scomparse. Ho instaurato sin da subito un ottimo rapporto con le ragazze del mio stesso progetto e sono rimasta affascinata dal clima accogliente della città appena scesa dall’autobus. Inizialmente l’appartamento richiedeva un po’ di spirito d’adattamento, ma dopo pochissimo tempo ho iniziato a percepirlo come casa mia.

La nostra prima settimana di permanenza è stata interamente dedicata ad incontri preparatori tenuti dalle tutor dell’associazione estera ZNI, Rebeka, Ewelina e Sonja, presso i loro uffici. Questi incontri sono serviti a preparaci al meglio per il nostro ingresso nelle aziende dove avremmo svolto il tirocinio. Ai momenti di spiegazione si sono alternati anche momenti di svago come la visita guidata del centro città, del Museo Nazionale della Liberazione e l’escursione sul monte Pohorje. Questi incontri sono stati anche un’occasione per socializzare con gli altri ragazzi italiani dell’altro progetto Erasmus, con cui abbiamo stretto subito amicizia.

Alla fine della prima settimana siamo stati accompagnati dalle tutor presso le aziende per il colloquio iniziale con i nostri futuri capi che ci avrebbero spiegato di quali mansioni saremmo stati incaricati. L’avvento della seconda settimana ha portato con sé l’inizio del tirocinio in azienda. Io ho lavorato presso il Maribor INN Hotel, un business hotel di piccole dimensioni situato appena fuori dal centro della città. Ogni giorno il mio turno iniziava alle 7.00 e finiva alle 13.00, anche se alcuni giorni mi sono trattenuta qualche ora in più o ho fatto il turno pomeridiano per aiutare il più possibile gli altri dipendenti.

Trattandosi di un hotel di piccole dimensioni, i miei incarichi riguardavano quasi ogni settore dell’hotel. I primi giorni mi è stata affidata la gestione del bar della struttura. Successivamente, sono passata anche ad aiutare in cucina con la preparazione delle colazioni, oppure a gestire le diverse richieste degli ospiti. Talvolta ho anche aiutato ad allestire le sale meeting in previsione di incontri aziendali presso la struttura. Infine, sono stata incaricata di traduzioni di documenti e del sito web dell’hotel. Le traduzioni erano perlopiù dall’inglese all’italiano, ma talvolta dovevo prima tradurre i testi dallo sloveno all’italiano.

Le mie colleghe sono state molto gentili e disponibili nei miei confronti e comunicavamo in lingua inglese. Con una ragazza in particolare, Katja, ho stretto una forte amicizia che ci ha portare a fare tantissime cose insieme e a lavorare divertendoci. Ogni settimana ci recavamo presso gli uffici di ZNI per il monitoring settimanale. Durante questi incontri parlavamo di come stesse andando al lavoro e di cosa stessimo facendo nel nostro tempo libero e durante i weekend. Le tutor estere si sono sempre mostrate molto disponibili e ci hanno sempre aiutato e seguito quando riscontravamo delle difficoltà.

Ritengo che la parte migliore della mia esperienza Erasmus sia stata la convivenza. Ho conosciuto persone da tantissime parti del mondo e abbiamo instaurato rapporti meravigliosi che ad oggi mi portano a considerarle come una seconda famiglia. Assieme ai miei coinquilini ho vissuto momenti, avventure ed esperienze indimenticabili.

Abbiamo fatto gite in montagna, passeggiate lungo il fiume, abbiamo passato interi pomeriggi presso il centro commerciale, siamo andati a vedere il tramonto sule colline vicino a casa e abbiamo passato i venerdì sera a parlare e ridere fino a tardi nel nostro pub preferito. Il divertimento non è di certo mancato anche stando semplicemente in appartamento, anzi, molti dei momenti più divertenti li abbiamo vissuti proprio lì.

Grazie a questa esperienza sono cresciuta sia personalmente che professionalmente. Ho imparato ad essere indipendente e come sia vivere con altre persone, ho migliorato il mio inglese, ho fatto esperienza in un nuovo ambiente lavorativo del settore turistico e ho conosciuto tantissime persone.

Nonostante la complicata situazione dovuta al Coronavirus, sento di aver vissuto appieno e nel modo migliore questi tre mesi. Giunta alla fine del mio percorso posso dire che questo tipo di esperienza va vissuto almeno una volta nella vita poiché ti arricchisce come persona, ti porta alla scoperta di nuove culture e lingue, ma soprattutto ti regala i beni più preziosi come amicizia, amore e tanta felicità.


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