WROCŁAW 2021: un’esperienza piena!

Il 3 agosto, 7 ragazze e ragazzi sono partiti alla volta di Breslavia grazie al progetto ETHOS II. ETHOS II è un progetto approvato nel 2019 che permette a oltre 130 studenti di cinque scuole superiori di Roma di vivere esperienze di tirocinio all’estero della durata di 3 settimane.
Questa volta è stato il turno di Ioana Urania, Aurora, Andrea Daniel, Iycee Rose, Giada, Emiliano e Francesco che, una volta rientrati, ci hanno raccontato la loro esperienza di mobilità in Polonia.

“Possibile riassumere due settimane simili in un articolo? Non sapremmo dare una risposta certa, ma possiamo provarci. 

Tutto iniziò ormai un anno fa: ebbene sì, saremmo dovuti partire l’anno scorso, ma sappiamo tutti cosa è successo. Poi finalmente, dopo una prima parte di. mobilità realizzata a distanza, è arrivato il gran giorno, ossia il 3 agosto 2021.

Dunque, Polonia arriviamo! Wrocław, arriviamo!

L’inizio non è stato dei più fortunati: le nostre valigie sono andate perdute durante lo scalo a Francoforte. Gran sfortuna, ma lo staff di MODE, il nostro Hosting Partner, ci ha aiutato alla grande per compiere la segnalazione e rassicurarci. Per fortuna, la sera del giorno seguente le valigie sono arrivate. Piccolo disguido a parte, il meteo è stato piuttosto clemente con noi, la pioggerellina di certi giorni ci faceva sentire rinati in confronto al caldo torrido dell’estate romana. 

Wrocław è una città magica. Non si direbbe, ma ha circa gli stessi abitanti di Firenze e Bologna messe insieme. Conserva però l’atmosfera di città accogliente e “a misura d’uomo”. Il centro, rigorosamente pedonale, è testimone del tempo che scorre e delle varie influenze transitate per la città. Sicuramente visitare Wrocław è un’esperienza rilassante e gratificante, nonché sempre nuova.

Tornando alla nostra esperienza, si può dire che le sfide non siano mancate! La portineria del dormitorio studentesco dove alloggiavamo parlava solamente il polacco, per cui cercare di farsi capire era spesso un’impresa. Il fatto di alloggiare in dormitorio, poi, porta alcune responsabilità, come il doversi procurare la spesa (grazie al pocket money che era compreso nell’esperienza Erasmus), cucinare e in generale provvedere alla propria indipendenza. Oltre a questo, anche orientarsi e capire dove si è e dove si deve andare, in una città completamente nuova e sconosciuta, non è sempre facile.

Credo però che queste siano le famose “difficoltà belle”: sono quelle esperienze che sul momento possono sembrare talvolta insormontabili e spesso demoralizzanti, ma che ti aiutano ad aumentare la tua capacità di essere indipendente e responsabile, cosa che sul lungo periodo non puoi altro che apprezzare! Tutto ciò che esce da queste difficoltà è esperienza per il futuro e forza per superare con facilità gli ostacoli che la vita ci pone davanti.

Per quanto riguarda l’esperienza lavorativa in sé, Emiliano e Francesco, freschi diplomati nel settore alberghiero, hanno lavorato come aiuto cuoco in un bar-ristorante in centro, mentre Ioana, Aurora, Giada, Iycee e Andrea, provenienti dal settore turistico, hanno lavorato in una compagnia leader in città per il turismo, dal punto di vista delle informazioni, della vendita di souvenir e di servizi per il terziario. Mentre i primi hanno messo in pratica le loro abilità culinarie ed hanno immagazzinato nuove tecniche e trucchi del mestiere, gli altri hanno letteralmente fatto ripartire un negozio dopo che questo era stato chiuso a seguito della pandemia, seguendone la rinascita passo dopo passo. Oltre a questo, si è lavorato sulla traduzione in italiano di un’app che si occupa di consegnare cibo tramite ordinazione ad eventi come spettacoli, rassegne sportive e cinematografiche. 

Nel tempo libero, oltre a visitare la città (e l’enorme Zoo),abbiamo avuto modo di fare amicizia con altri studenti, italiani e non, giunti in Polonia per progetti simili, e vivere appieno questo senso di comunità che solo un’esperienza Erasmus può donare

Riportiamo di seguito alcuni commenti dei partecipanti su questa esperienza:

“Quest’esperienza è stata molto formativa sia dal punto di vista umano che dal punto di vista lavorativo”. 

“Ho capito che mi piace tantissimo stare a contatto con le persone, anche se non le conosco, più di quanto mi aspettassi. Ho imparato a condividere le mie esperienze vissute lì con il gruppo di ragazzi sia che lavoravano con me che con gli altri due.”

“Sono rimasta molto colpita da una città che mai avrei pensato di visitare e che effettivamente ho imparato a conoscere e vivere per ben due settimane.” 

“Dal punto di vista lavorativo ho appreso come non sempre ci si può trovare bene con un superiore; nonostante ciò, è un’esperienza che mi rimarrà nel cuore per tutta la vita e ora che sto intraprendendo un percorso universitario spero veramente di poterla rivivere.”

Grazie davvero a tutti i ragazzi, ad UNISER, a MODE, a FormaCamera Roma e a tutti coloro che hanno reso quest’esperienza memorabile!


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