Aprire i propri orizzonti: a Valladolid con JET VET – parte 2

Il 10 luglio un gruppo di ragazzi tra i 17 e i 21 anni provenienti da diverse parti d’Italia si sono incontrati a Valladolid in Spagna dove hanno iniziato un fantastico percorso di apprendistato presso la Industrias Maxi grazie al progetto Erasmus+ JET VET. Ecco la seconda parte delle testimonianze dei ragazzi che hanno preso parte alla mobilità!

A

Matteo

“La città di Valladolid è molto bella e grande, un po’ spenta la domenica e il lunedì però gli altri giorni è molto attiva, ci sono delle piazze molto belle e tante belle aree verdi.

Il gruppo è compatto, noi ragazzi sardi è normale che stiamo più tra di noi, ma ci siamo comunque mescolati anche con gli altri, Susino ne è un esempio! Penso che il gruppo sia responsabile e intelligente e aperto a nuove esperienze e destinazioni.

Dall’azienda non mi aspettavo questo tipo di lavoro, pensavo si lavorasse su qualche pezzo aeronautico come un’ala o un motore ma sono comunque contento perché è un’esperienza nuova che mi sta insegnando un lavoro che non conoscevo.

Più in generale, sono molto contento e mi ritengo fortunato ad essere qui visto anche il periodo di pandemia e penso che sia un’esperienza che mi porterò dentro e che mi aiuterà tanto nel mio futuro: se fosse per me la ripeterei altre 1000 volte!

Emily

È bello fare esperienze nuove e questa è stata una grandissima opportunità, partendo dal partire da soli e incontrarsi con nuove persone provenienti da tutta Italia, convivere con loro e iniziare nuovi rapporti di amicizie. La convivenza è il punto forse un po’ più complicato da portare avanti per la durata del viaggio. 

È normale che all’inizio ci siano delle incomprensioni, perché tra di noi non ci si conosce, ma alla fine si è creato un buon gruppo

Il lavoro in azienda è molto duro, perché richiede forza e attenzione, è un lavoro che potrò fare nella vita? Decisamente sì, mi piace lo spirito che c’è in azienda, mi piace il lavoro manuale e il fatto che non sia un lavoro monotono, ma ricco dalla realizzazione di nuovi progetti, che ti mette davanti a delle nuove difficoltà.”

Simone

Mi sono trovato subito bene con compagni e tutor, la città è carina e abbastanza piccola, ben curata e abbastanza pulita, il clima è variabile perché una settimana ha fatto molto freddo a causa di un vento gelido mentre le settimane dopo un caldo vicino ai 40°.

Il viaggio di andata è stato per me un po’ inaspettato perché quando siamo arrivati a Madrid tutti i ristoranti e luoghi di cibo all’interno dell’aeroporto erano chiusi e poi non ero pronto alle altre 3 ore di viaggio per arrivare a Valladolid. Per quanto riguarda il cibo, me lo aspettavo un po’ meglio e sono rimasto stupito dai supermercati spagnoli.

Al lavoro io e il mio compagno Marco siamo stati assegnati al reparto di meteorologia, ma lavoro in quel reparto non ce n’è moltissimo e quindi forse avremmo potuto ricevere qualche mansione in più. Come nota finale vorrei sottolineare che la pizza che fanno qua non è davvero pizza ma una cosa positiva è che alcuni cibi come la frutta costa di meno e l’abbonamento alle bici pure.”

Gabriele

Questa esperienza è stata molto formativa poiché ci ha fatto crescere e ci ha reso più indipendenti.

Uno degli aspetti positivi di questo progetto a cui sono grato è derivante dal fatto che è stato realizzato un gruppo formato da ragazzi provenienti da diverse parti d’Italia, per cui è stato interessante confrontarci ed interagire attraverso filtri culturali differenti, radicando amicizie, simpatie e antipatie tra ragazzi che non sarebbero mai venuti a contatto se rimasti nelle proprie comfort zone.

In quanto all’esperienza lavorativa, abbiamo appreso nuove abilità, ma l’aspetto che più mi ha interessato maggiormente è l’apprendimento di una nuova lingua attraverso le interazioni quotidiane e il dover comunicare in modo forzato con persone spagnole, che quindi non conoscendo la nostra lingua necessitano uno sforzo maggiore da parte nostra che va oltre il classico apprendimento scolastico protratto negli anni.

È stato quindi utile quanto divertente e gratificante riuscire nell’impresa di comunicare e poi dialogare con persone non italiane. Ci siamo immersi nella cultura e nelle abitudini spagnole, arricchendo le nostre conoscenze sotto tutti i punti di vista.”

Brajan

“Dopo rinvii e molti dubbi sulla fattibilità per via della pandemia, per fortuna alla fine sono riuscito a partire per il progetto Jet Vet. La curiosità la faceva da padrona nei giorni precedenti, in quanto non sapevo come avrei passato i seguenti 24 giorni in Spagna. In particolare il mio gruppo era composto da ragazzi provenienti da diverse parti d’Italia, quindi il mix di culture mi incuriosiva molto, ma oltre a ciò, il fatto di salire in aereo verso una destinazione piena di incognite mi intrigava molto.

Dopo il viaggio in aereo ed il successivo viaggio in navetta, siamo finalmente arrivati a Valladolid, e dopo varie pratiche burocratiche ci siamo finalmente sistemati negli appartamenti. I giorni a seguire sono stati molto appaganti, dalle risate di gruppo per avvenimenti vari, all’esplorazione della città e luoghi di interesse molto interessanti. Poi è seguito l’inizio delle giornate di lavoro presso Industrias Maxi, che tuttavia non essendo un’azienda pienamente aeronautica mi ha colpito per la serietà e ordine con il quale veniva svolto il lavoro che per fortuna non mancava mai grazie al mio tutor aziendale che era molto coinvolgente.

Durante la mobilità mi sono dovuto fin da subito adattare allo stile di vita del paese in quanto diverso dal nostro, con orari diversi e abitudini diverse, che però non mi hanno per niente destabilizzato. Mi sono piaciute molto le tradizioni del posto, così come le persone molto ospitali e cibi ed eventi davvero appaganti.

Si sa, però, che le cose belle finiscono, e dopo la fine di questa esperienza dico che questo viaggio mi ha insegnato che conoscere le cose è molto bello e utile, e dal punto di vista personale me ne torno a casa un poco più acculturato di prima e grato di aver vissuto questa esperienza.”


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