Creating awareness about Erasmus+: our internship in Sofia

Tra settembre e ottobre 2023, 3 ragazzi e ragazze hanno passato un mese a Sofia, in Bulgaria, per svolgere uno stage grazie all’accreditamento Erasmus+ della Fondazione Gramsci. Ecco il racconto della loro esperienza.

Siamo qui, a poche ore prima della partenza, a scrivere quest’articolo con il cuore in mano. Mia, Elena ed Emanuele, partiti dall’aeroporto di Bologna, accompagnati dal nostro group leader Edoardo, abbiamo passato un mese nella capitale bulgara, Sofia, per svolgere un tirocinio nell’azienda chiamata Vinor Serviz gestita da Ivan, il nostro tutor bulgaro, il quale, all’apparenza serio e scorbutico, si è rivelato una persona gentile e generosa che ci ha seguito durante tutta la permanenza del soggiorno, soddisfacendo ogni nostra necessità, facendoci scoprire ed apprezzare le bellezze di questa città.

Giovedì 14 settembre, dunque, ci siamo riuniti nell’aeroporto di Bologna per iniziare un’avventura indimenticabile. Dopo momenti di tensione e agitazione per l’imbarco, siamo riusciti finalmente a prendere posto sull’aereo. Appena arrivati all’aeroporto di Sofia, ad attenderci c’era Yağmur, una simpatica ragazza turca, volontaria ESC (European Solidarity Corps) nella stessa azienda dove avremmo lavorato, la quale ci ha accompagnato fino alla nostra residenza nel quartiere di Druzhba. Questa zona residenziale si trova nella periferia di Sofia, una trentina di minuti in metro lontana dal centro. La nostra accommodation, d’altro canto, consisteva in un fantastico appartamento con camere spaziose e cucina condivisa in un edificio moderno, da poco ristrutturato, che sarebbe, di lì a poco, diventato casa per questo mese di permanenza.

Nei primi giorni a seguire, Ivan ci ha portato a fare diversi tour del centro di Sofia, mostrandoci tutte le sue bellezze, fra cui la maestosa cattedrale di Alexander Nevsky, la più grande chiesa ortodossa dei Balcani, le fontane di acqua termale che scorre sotto la città, portando riscaldamento a diverse aree del centro, e le rovine a cielo aperto di Serdika, l’antico nome di Sofia quando, al tempo dei Romani, era il crocevia dei commerci fra l’Impero e l’Oriente. Abbiamo, poi, assaggiato i piatti tipici come l’insalata Shopska e il Kebapche, tutte pietanze gustose, la cui preparazione risente dell’influenza di diverse tradizioni e culture tra cui quella turca e greca.

Il workspace si trovava nello stesso edificio e sullo stesso piano delle nostre camere, una vera fortuna che ci ha consentito di prendercela con calma e di non dover svegliarci troppo presto per andare al lavoro. La prima settimana, sotto guida del nostro tutor, abbiamo svolto questionari personali, dove ci venivano poste delle domande per capire quale lavoro sarebbe stato più adatto a ognuno di noi, in compatibilità con i nostri percorsi di studio.

Successivamente abbiamo, quindi, dato il via al nostro progetto: la creazione di magliette ideate per sponsorizzare e promuovere il programma Erasmus+. Le ragazze, studentesse di design, si sono occupate della parte della progettazione delle magliette e ideazione dei loghi, mentre Emanuele si è fatto carico della parte di marketing, pubblicizzando il progetto sui social e facendo sondaggi da proporre agli utenti sui temi dell’Erasmus.

Uno dei maggiori vantaggi è stata la flessibilità degli orari di lavoro: dedicavamo, infatti, la maggior parte del tempo allo sviluppo delle t-shirt ma ci era anche consentito assistere ai workshop organizzati dai volontari ESC, su temi come il bullismo, le difficoltà dello studio e l’Unione Europea, che sarebbero poi stati utilizzati nelle scuole elementari di Sofia. Partecipare a questi laboratori è stato molto stimolante ed educativo poiché ci ha permesso non solo di conoscere ed approfondire il programma Erasmus+ ma anche di fare amicizia con i volontari e divertirci con loro.

Tra le diverse escursioni fatte, la gita a Plovdiv è stata sicuramente la nostra preferita. Situata nella Bulgaria centro-meridionale e costruita su sette colline, l’antica città, un tempo denominata Filippopoli, capitale della Tracia, è da sempre punto di riferimento di varie culture per le sue articolate e millenarie vicende storiche. È nota per la bellezza del suo centro storico in stile rinascenza bulgara (ovvero il Rinascimento bulgaro di inizio Ottocento), uno dei meglio conservati del paese. Seconda città della Bulgaria, sembrava di essere in un villaggio fiabesco.

Il punto di forza di questa esperienza è stata la mescolanza di diverse culture, molto lontane tra di loro ma unite nella condivisione di esperienze. Lingue e usi differenti che hanno, tuttavia, sempre trovato punti di incontro e di forza, facendo sentire tutti noi, non solo cittadini del proprio paese ma cittadini del mondo. Ringraziamo per l’opportunità dataci, sperando che ce ne siano altre ad attenderci in futuro.
Torniamo a casa con i cuori caldi e una lacrima sul viso, ma sicuramente con tante storie da raccontare.”

Mia, Elena, Emanuele


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