In Erasmus a Sofia: un bellissimo campo di allenamento per tutti noi

A ottobre, grazie all’Accreditamento Erasmus+ 2021 di Forma Camera, Megane, Carolina Francesco, Enzo, Chiara, Alyssa Glenn, Andrea e Riccardo hanno avuto l’opportunità di svolgere un tirocinio di circa un mese nei propri settori di studio: Turismo e Informatica & comunicazioni digitali. Una volta terminata la loro esperienza ci hanno raccontato com’è andato il loro Erasmus in Bulgaria.

“Il 6/10/2022 siamo partiti tutti insieme dall’Aereoporto di Ciampino, avviandoci verso un’avventura a noi del tutto sconosciuta, che ci ha lasciato piacevolmente sorpresi. In realtà tra di noi è stato subito tutto fluido, sin dai primi momenti si è creata una bella atmosfera, un ambiente in cui si aleggiava una leggerezza e una serenità rare.

Il viaggio è stato molto tranquillo, appena arrivati ci è stato spiegato tutto nel modo più chiaro e essenziale possibile, il tutor cordiale e disponibile, ci ha confortati, rammendandoci che non sarebbe stato uno dei tanti stage nel quale vieni lasciato indietro, o ti vengono assegnate mansioni basilari di poco conto, per la mancanza di tempo di chi ti coordina, o la paura di prendersi la responsabilità, ma che invece qui ci sarebbe stata data la possibilità di farci valere, di avere un ruolo all’interno di un gruppo, di fare parte di un qualcosa che coopera e contribuisce attivamente per il conseguimento di un fine comune.

La cosa che ci ha lasciato più stupiti è stata la fiducia che è stata riposta in noi, la disponibilità di un tutor che invece di fermarsi a quello che è il suo dovere è andato oltre, si è interessato a noi come persone, e al nostro futuro, a quello che siamo e che vogliamo diventare, aiutandoci ad imparare la cultura, la lingua, la storia e le tradizioni del suo paese.

Siamo stati divisi in due gruppi relativi ai nostri settori e percorsi di studio: il primo gruppo composto da Francesco, Andrea, Riccardo, Megane, Chiara ed Enzo per l’indirizzo di informatica e telecomunicazioni, nel il secondo gruppo invece Carolina ed Alyssa per l’indirizzo del turismo: al gruppo dell’IT è stato assegnato lo sviluppo di un sito web partendo da zero, mentre per il gruppo del turismo sono state assegnate diverse mansioni tutte relative a ciò che circonda il loro settore, come la gestione totale dell’ufficio e dei compagni e colleghi dell’altro gruppo, la gestione delle uscite nei weekend, con la conseguente creazione di itinerari appositi. Infatti nel primo weekend abbiamo visitato Sofia e nel secondo Plovdiv, una città vicina alla capitale; nel terzo weekend abbiamo fatto un’escursione sul magnifico monte Vitosha, arrivando alle cascate Boyana, un posto veramente magico che ci ha lasciati a bocca aperta.

Il nostro alloggio era situato nel quartiere Druzhba, in via “94, Professor Tzvetan Lazarov blv”, dove allo stesso tempo si trovava il nostro luogo di lavoro, a pochissimi passi dalle nostre camere, fin dal primo giorno è stato tutto naturale per noi, lavorare nello stesso ufficio, sapendoci coordinare e organizzare, pianificare gli impegni, le pause pranzo, e il lavoro di entrambi i gruppi seppur con compiti diversi, ci siamo trovati subito sullo stesso piano mentale, è stata una delle cose più sorprendenti trovare un gruppo con un’intesa così ampia e coesa, con cui riesci a legare così velocemente fin dal primo giorno.

Riccardo ci racconta: “È stata un’esperienza davvero speciale che mi ha aiutato a crescere e migliorare in svariati campi. Di sicuro è stato utile a una profonda crescita personale poiché abbiamo imparato ad autogestirci e ad organizzarci le giornate lavorative e di tempo libera; inoltre, grazie alla presenza di un gruppo di compagni fantastici, una persona timida come me è riuscita ad aprirsi, fare subito amicizia e a lavorare in perfetta sintonia con quest’ultimi. L’esperienza lavorativa in generale è stata formativa e molto interessante poiché non avevo mai avuto a che fare con lo sviluppo di un sito web.”

Siamo arrivati alla conclusione che senza la presenza di anche un solo membro del gruppo, non sarebbe stato così speciale, proprio grazie alle nostre diversità, e alle nostre similitudini, siamo riusciti a capirci, ad aiutarci in ogni momento di difficoltà, seppur pochi.

Questa esperienza è stata un campo di allenamento diverso per ognuno di noi, ognuno ha dovuto fronteggiare le proprie paure, le ansie, i dubbi, ma anche le rivincite, la forza di volontà e le vittorie personali, come gestire le emozioni, il tempo e il modo con cui le affronti.

Megane condivide con noi il suo pensiero: “Prima di questa esperienza non sono mai riuscita a pesare davvero l’equilibrio che c’è tra lavoro e tempo libero, ma grazie a questo progetto ho scoperto varie cose possibili e non all’interno dell’ambito lavorativo. Inoltre, ho imparato che la quantità di ore che si trascorre a lavoro non determina per forza la libertà che poi si ha dopo di esse, ma siamo noi stessi a controllare il proprio tempo e le determinate azioni che svolgiamo per semplificarci il lavoro.

Oltre a questo, visitare un paese estero e alloggiarci per un periodo neanche troppo lungo è un’avventura che consiglio a tutti in sé; lavorare o anche solo studiare circondati da culture e tradizioni differenti dal tuo paese d’origine è un evento più unico che raro. Infine, avendo tali libertà data dai tutor e dai partner del progetto, si ha il totale controllo di ciò che si fa in tutto e per tutto, perciò questa opportunità dà ai ragazzi la completa coscienza del mondo esterno e della routine quotidiana che può cominciare dallo svegliarsi la mattina al cucinarsi i vari pasti della giornata fino al rimboccarsi nuovamente le coperte per riposare dopo una lunga giornata di lavoro.

Quindi, se si ha l’opportunità di fare tale esperienza, io consiglio vivamente a tutti i miei coetanei e a tutti gli interessati di prendere l’iniziativa a questo piano di studio alternativo.”

Queste tre settimane sono volate, ma si sa che quando stai bene, la percezione che hai del tempo è troppo veloce, questo Erasmus ci ha fatti crescere, chi più chi meno, ci ha dato molte opportunità, poi è stato a noi saperle cogliere o meno.

Per alcuni sono state rivincite, come ad esempio per Carolina: “Tutto questo ha superato di gran lunga le aspettative che mi ero prefissata, mi aspettavo che sarebbe stato interessante, e che comunque avrei cercato di amplificare anche la più piccola opportunità per ricavarne qualcosa da cui assimilare il più possibile, c’è sempre qualcosa di te che viene messo alla prova, poi sta a te saper rispondere, e saper ricavare anche da qualcosa di appassito, qualcosa che ti aiuti a crescere, qui ho visto che c’è altro, nonostante lo sapessi, ma vederlo è stata quella spinta in più che mi sta spronando, può diventare un’opportunità che ti apre gli occhi, oltre a lasciarti un segno indelebile dentro.”


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