10 mesi nella Casa di Riposo “Don Baronio” a Cesena

Come mi sembravano dieci mesi tanto, prima di cominciare il mio SVE. Sono venuta in Italia in settembre l’anno scorso. Ero una tedesca di 19 anni, appena uscita dalla scuola, piena di aspettative, motivazione, speranza ed anche un po’ di paura. Oggi, dieci mesi dopo posso dire che il tempo è passato velocissimo e per di più è stato il tempo più bello della mia vita finora. Il mio progetto era un progetto in una casa di riposo con gli anziani a Cesena. Siccome non avevo  mai lavorato prima con gli anziani, avevo curiosità e rispetto per questo lavoro. Ma i miei scrupoli sono andati via dopo la prima settimana. Al lavoro tutti erano molto gentili con me, fin dall’inizio e presto ho creato  anche un buon rapporto con gli ospiti. Mi è sempre piaciuto il mio volontariato. Nella casa di riposo lavoravo in un centro diurno, dove c’erano ogni giorno sempre circa 25 persone. Quasi tutti  soffrivano di una malattia della memoria, qualcuno era ancora autosufficiente, ma c’erano anche persone in carrozzina, che avevano bisogno di aiuto, sempre. I miei compiti erano: quello di fare animazione con gli anziani, giocare e parlare con loro, preparare la sala per i pasti e imboccare qualche persona. Dopo un po’ di tempo facevo tutto di routine, ma prima era più difficile. Siccome non parlavo italiano all’inizio, spesso ho fatto fatica a capire gli ospiti o gli operatori, per quello mi sentivo a volte poco utile. Ma ho sempre provato a fare un ottimo lavoro con un gran sorriso.
Come per tanta altra gente che fa uno SVE,anche per me, è stata la prima volta che ho vissuto fuori casa. Ho avuto la fortuna di vivere insieme con altre volontarie, siamo stati di solito in tre a casa. Non ho sentito quasi mai la nostalgia del mio paese, anche se talvolta mi mancavano i miei genitori. Secondo me è molto importante che ti piaccia il tuo lavoro, ma devi stringere anche relazioni fuori dal lavoro. Io ho fatto amicizia con la mia coinquilina spagnola, altri volontari, studenti erasmus e con qualche italiano. Lo SVE è anche una bella opportunità per esplorare un altro paese, ho fatto spesso qualche viaggio  in buona compagnia. Ho visto Roma, Verona, Venezia, Trieste, Firenze, Torino e altri posti stupendi dell’Italia. Anche le due formazioni durante il tuo volontariato sono una buona occasione per conoscere altri volontari e imparare più del paese dove fai il tuo progetto.

Devo dire che adesso sono veramente triste di aver finito il mio servizio di volontariato europeo. E’stato un tempo eccezionale e bellissimo, naturalmente con dei piccoli problemi, ostacoli, ma perlopiù con momenti meravigliosi. Adesso sto per cominciare a studiare  Scienze Umanistiche in Germania, ma non dimenticherò mai  il mio SVE in Italia.

Cari saluti,
Josephine


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