MOV-EU: La parola a un candidato

moveu2015-locandina_webIl bando Mov-Eu è aperto già da una settimana e le e-mail che abbiamo ricevuto con richieste di chiarimento sono state tante. Oggi uno dei ragazzi interessati, Francesco -venticinque anni e un gran sorriso-, si è presentato in ufficio per esprimerci di persona i suoi dubbi. Così abbiamo pensato, per una volta, di lasciare che fosse direttamente un candidato al bando a intervistare Anna, la responsabile del progetto. A sentire la proposta, Francesco ha sghignazzato con aria imbarazzata, poi si è prestato al gioco.

“Io al momento lavoro ma quello che faccio non mi piace, inoltre non sono laureato. Posso partecipare lo stesso a Mov-Eu?”

“Certo, questo bando è aperto a tutti i ragazzi domiciliati o residenti in Emilia Romagna che non abbiano ancora compiuto 30 anni, il titolo di studio richiesto varia poi in base all’azienda. Non è necessario che tu sia disoccupato al momento della partecipazione al bando ma considera che i tirocini sono full-time e prevedono un periodo all’estero, per questo non possono essere compatibili con altre esperienze di studio o lavoro.”

“Per me va benissimo, l’importante è fare un’esperienza all’estero. Però sul bando i paesi di destinazione non sono sempre indicati, perché? E quanto a lungo dura il periodo fuori dall’Italia?”

“Abbiamo pensato questo bando come un vestito cucito su misura perché calzasse perfettamente su aziende e ragazzi. Per questo molto spesso trovi che il paese non è indicato o ce n’è più d’uno: perché le aziende che hanno più di una filiale all’estero vogliono avere l’opportunità di scegliere la meta e la lunghezza dell’esperienza in base alle capacità e alle competenze del tirocinante che sceglieranno.”

“Ho capito. A questo punto vi chiederei come sono state scelte le aziende”

“Le aziende sono realtà del territorio che già lavorano con l’estero oppure vogliono iniziare a farlo. Alcune sono piuttosto grandi, altre invece piccole e operano in settori piuttosto diversi. Una cosa in comune però ce l’hanno: la voglia di investire su giovani talenti per creare o rafforzare i loro rapporti con l’estero.”

“Meno male che ci sono aziende del genere allora! E com’è andata l’anno scorso? I partecipanti sono stati contenti?”

“Moltissimo, pensa che circa il 60% dei ragazzi ha trovato lavoro dopo il tirocinio e che a molti di loro è stato proposto di rimanere all’interno delle aziende dove l’hanno svolto. Tutti hanno trovato l’esperienza fondamentale per la loro crescita professionale e hanno ammesso che il progetto ha aumentato la loro sicurezza nell’affrontare il mondo del lavoro.”

“Un’ultima domanda: perché dovrei partecipare proprio a questo progetto? Cos’ha di speciale?”

“Mov-Eu è un ponte tra un’esperienza in Italia e una all’estero. T permette perciò di iniziare a costruirti una rete di relazioni a livello locale e contemporaneamente conoscere realtà molto diverse da quella di partenza. È speciale perché non devi scegliere: hai tutto in un unico tirocinio.”

Francesco sorride: “Allora mi devo proprio candidare!”

“Certo! Ma sbrigati che il bando scade il 20 dicembre”.

Se anche tu vuoi inviare la tua candidatura, vai su: www.movingeneration.net .

Se invece dopo aver letto questa intervista hai ancora domande, scrivi a: mg@movingeneration.net


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