IeFP+: una fervida esperienza Cipriota


gruppo

“Il nostro caldo (in tutti i sensi) e intenso soggiorno cipriota è iniziato il 17 luglio 2015. Abegelle, Alexandra, Andrea, Andreea, Cosmin, Davide, Selami e Wael: tre ragazze e cinque ragazzi del Fomal (Fondazione Opera Madonna del Lavoro, Bologna) hanno partecipato al progetto IeFP+ di Mobilità sistemica per l’Istruzione e la Formazione Professionale promosso da Aeca (Associazione Emiliano Romagnola Centri Autonomi) che li ha visti protagonisti di un tirocinio di due settimane a Paphos, Cipro. Gli studenti hanno affrontato bene l’esperienza, lavorando sodo e confrontandosi con situazioni spesso inaspettate. Le giornate ruotavano intorno ai loro turni lavorativi presso l’Hotel Alexander the Great,luogo di lusso e prestigio, molto dinamico, a volte frenetico, ma senza dubbio un luogo di crescita umana e professionale.
Il primo impatto è stato duro soprattutto a causa delle inevitabili incomprensioni linguistiche. Come sempre accade, però, giorno dopo giorno i ragazzi si sono adeguati e hanno migliorato le loro competenze sia dialogiche che lavorative. Hanno imparato a gestire il rapporto con lo chef, personaggio enigmatico, spesso intransigente, poco flessibile e d’umore variabile, ma allo stesso tempo molto ironico e attento ai ragazzi. IMG-20150730-WA0024Hanno approfondito e consolidato relazioni con tutto il personale della cucina e sviluppato con i membri dello staff forti sinergie che sono state talmente apprezzate da permettere loro di ricevere proposte lavorative per la prossima stagione estiva. Parallelamente si sono concessi qualche gita in spiaggia e qualche passeggiata serale. Per molti è stata un’esperienza diversa dalle aspettative iniziali, più complessa e totalizzante, ma di sicuro un momento di crescita. Esperimento interessante è stata la convivenza: gli studenti vivevano tutti insieme in un residence accogliente e confortevole. L’organizzazione della casa si reggeva su un buon equilibrio, nonostante il gruppo fosse profondamente eterogeneo. Si aiutavano nei momenti di difficoltà e sapevano intrattenersi nei momenti di svago. A parte qualche piccolo dramma quotidiano che ha reso il viaggio più carico di emozioni, come due cellulari rotti(uno fuso forse per via delle alte temperature, l’altro perché dimenticato in tasca prima di un tuffo in acqua), il viaggio è stato ricco di scoperte, sorrisi, conoscenza e intrecci di storie, un’esperienza formativa e coinvolgente, senz’altro un’opportunità da riproporre in futuro ad altri studenti meritevoli.”

Irene Lucisano, tutor del gruppo

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