EBA: Badge virtuali per competenze reali

eba2In un mondo in cui le opportunità di imparare sono ovunque e la conoscenza risulta sempre più difficilmente misurabile attraverso i parametri tradizionali dell’istruzione, cresce sempre più l’utilizzo di uno strumento nuovo: quello degli open badge.
I badge sono distintivi virtuali lanciati dalla Mozilla Foundation e ancora in evoluzione (si tratta di un’open source) che certificano l’acquisizione di una competenza. Sono composti da una parte “visibile” -il distintivo vero e proprio- che è una semplice immagine in png, e da una parte che invece risulta nascosta. La parte “invisibile” è rappresentata dai metadata, ossia tutte le informazioni specifiche sulla capacità acquisita, ossia qual è l’ente certificante, quali i parametri utilizzati, la data dell’acquisizione ecc. e per vederla basta cliccare sul badge. Per la loro versatilità ed estrema semplicità, i badge si prestano a certificare conoscenze sviluppate in campi molto diversi tra loro, soprattutto in quelli in cui i parametri dell’educazione formale risultano insufficienti. eba1
È proprio questa l’idea alla base del progetto EBA (European Badge Alliance): utilizzare i badge per certificare le competenze sviluppate attraverso percorsi di mobilità e di educazione non formale. Ma non solo, il fine ultimo della strategic partnership è ancora più ambizioso: creare un sistema di badge che sia utilizzabile, riconoscibile e riconosciuto a livello europeo.
Di come raggiungere questo obiettivo è stato lungamente discusso durante il kick-off meeting del progetto, che si è tenuto dal 15 al 16 dicembre a Forlì, presso la sede di Uniser. Oltre ad Uniser, hanno partecipato all’incontro rappresentanti di European Federation For Intercultural Learning (EFIL), Associazione Emiliano-Romagnola Centri Autonomi (AECA), Lietuvos neformaliojo ugdymo asociacija (LINA), Politecnico di Milano, Semper Avanti, Badgecraft e Youth exchange Umbrella Ass. Juvenil. Sono state due giornate dense di dibattiti e di scambi di idee, grazie alle quali la collaborazione tra le diverse organizzazioni partner è uscita rafforzata.
Prossimo appuntamento a Bruxelles a marzo 2016 dunque, per far compiere al sistema di riconoscimento delle competenze acquisite nell’ambito della mobilità un ulteriore passo in avanti verso la realtà.

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