Forlì al centro del mondo? Forse. Almeno in questo caso. Perché da qualche mese Toyota ha iniziato proprio in città una sperimentazione per trasformare il car sharing classico in qualcosa di più ecosostenibile. YUKO è il primo sistema di condivisione di auto ad utilizzare esclusivamente vetture ibride.
Noi ad Uniser non ce lo siamo fatti dire due volte e abbiamo iniziato ad usarlo per i nostri spostamenti lavorativi: perché fare azienda è solo un aspetto del nostro dovere. Uno dei (tanti) altri aspetti è farlo eticamente.
Il Resto del Carlino – Bologna ha intervistato Andrea (grazie alla redazione!) in merito al nostro utilizzo di YUKO. Riportiamo integralmente la conversazione apparsa sul quotidiano.
Andrea Lombardi, Presidente di Uniser soc. coop. Onlus, Lei utilizza il servizio di car sharing a Forlì: soddisfatto?
L’utilizzo è esclusivamente per lavoro: sono iscritti i dipendenti della cooperativa, di questi una parte utilizzano effettivamente l’auto. Siamo una coop di servizi, quindi ci ritroviamo spesso ad aver bisogno di spostarci in auto.
Perché il car sharing e non una vettura aziendale?
Erano le due alternative. Alla fine abbiamo scelto la prima soluzione, ritenendola più economica e anche più congeniale alle nostre necessità. Quando abbiamo bisogno della macchina la noleggiamo, in linea di massima siamo in grado di prevedere per quanto tempo può servirci.
E il risparmio c’è?
Sembra di sì. Ma utilizziamo le auto in condivisione da pochi mesi, quindi una valutazione definitiva può essere fatta soltanto più avanti.
Quello di Forlì è il primo car sharing ibrido d’Italia: ha influito anche la componente ecologica nella vostra scelta?
Tantissimo. L’idea di sostenibilità anima anche la cooperativa.
È possibile una partnership diretta con Toyota?
Perché no, ci farebbe piacere. Vedremo.
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Per saperne di più su YUKO andate sul sito ufficiale.
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