L’Alternanza Scuola-Lavoro sostenuta da Europe Direct – Assemblea Legislativa ER

Avete presente quando nel medioevo i giullari venivano invitati da re e regine a corte ed erano gli unici a poter farsi beffe dei regnanti? Potevano farlo perché avevano dalla loro la forza dello scherzo: portavano ad un livello più leggero problematiche complesse. Riuscivano, insomma, a parlare di argomenti estremamente delicati e importanti con il sorriso sulle labbra.

Nasce più o meno con questo spirito l‘immagine di altERnativo: due giraffe, simpatiche, colorate, scanzonate che rappresentano il progetto di Uniser costruito sulla scia di una delle leggi che più ha fatto parlare di sé negli ultimi anni. Parliamo della Legge 107 del 2015, altrimenti conosciuta come La Buona Scuola e in particolare dell’Alternanza Scuola-Lavoro: un monte ore obbligatorio che tutti gli studenti d’Italia (400 ore negli istituti tecnici e professionali e 200 ore nei licei) dell’ultimo triennio della scuole superiori dovranno dedicare alla formazione in azienda, che si affianca a quella in aula. Il mondo degli studenti non ha accolto favorevolmente il provvedimento, colpevole secondo ragazzi e ragazze di legalizzare una forma di lavoro non retribuito, favorendo in qualche modo lo sfruttamento.Logo Alternativo

L’impegno di Uniser e dello Europe Direct dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna arriva proprio in una fase come questa, quando di una legge che per vocazione è volta a combattere il “disallineamento tra domanda e offerta nel mercato del lavoro” vengono sottolineati i passaggi più delicati. Non si dovrebbe infatti parlare esclusivamente di stage e tirocinio, ma farlo affiancandogli parole come etico, utile e (davvero) formativo. Non basta spedire un milione e mezzo di studenti ogni anno a fare alternanza scuola-lavoro se le aziende che li accolgono non hanno spazio per loro. Se non c’è un progetto reale dietro questo monte ore. Le imprese disposte a far lavorare gli studenti non devono essere alla ricerca di manodopera a costo zero, devono sposare una visione, quella di migliorare la scuola e l’Italia.

Ma come possono le scuole, oggi che la siccità di fondi sembra non conoscere una tregua, scegliere le imprese giuste? Come possono conoscere così profondamente il tessuto imprenditoriale locale?

Non possono. Non ne hanno il tempo, le risorse e gli strumenti. Interviene quindi AltERnativo.

L’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna sostiene 50 percorsi di AltERnativo, il progetto di Uniser volto a fare dell’Alternanza Scuola-Lavoro uno strumento davvero utile per “rendere tutti gli studenti protagonisti consapevoli delle scelte per il proprio futuro”. Da oltre vent’anni Uniser organizza tirocini sostenibili, in aziende che fanno di etica e consapevolezza la loro bandiera. Aziende virtuose che dagli stage non cercano solo di prendere ma vogliono anche dare.

Perché lo studente può donare idee ed energie nuove, perché uno sguardo esterno se indirizzato nel modo giusto porta critiche costruttive. E perché un occhio giovane è sempre ben apprezzato da imprenditori illuminati che cercano di fare innovazione. Grazie al bando dell’Assemblea Legislativa ER ogni scuola dell’Emilia-Romagna potrà candidare due studenti: i primi cinquanta candidati prenderanno parte ad AltERnativo, il progetto che si occuperà di cucirgli addosso un tirocinio su misura, perché l’Alternanza Scuola-Lavoro raggiunga davvero gli ambiziosi obiettivi che la legge si prefigge.

E per farlo servono istituzioni che (come l’Assemblea) sostengono i progetti e li seguono attraverso i propri servizi specializzati (come Europe Direct Emilia-Romagna), realtà (come Uniser) che abbiano gli strumenti per metterli in pratica e, soprattutto aziende virtuose che accolgano giovani promettenti.

Noioso e complesso? Nient’affatto e le sorridenti giraffe del nostro logo sono lì a dimostrarlo.


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