Tomorrow’s Education: la digitalizzazione dei musei

In tutto il mondo i musei si stanno rivolgendo alla digitalizzazione per creare moderne esposizioni capaci di attirare più i visitatori e offrire nuovi contenuti interattivi. Il futuro dei musei va a braccetto con le nuove tecnologie e questo offre tantissime nuove possibilità. Scopriamo il futuro della cultura digitale in questo interessante report pubblicato da Axiell che ci parla dell’importanza delle strategie di digitalizzazione per musei.

La tradizione museale è incredibilmente antica e, per quanto ne sappiamo, risale almeno al III secolo a.C., quando venne aperto il primo museo nel centro culturale di Alessandria d’Egitto. Da allora l’arte museale si è diffusa in tutto il mondo tramandando secolo dopo secolo la storia umana e del nostro pianeta sotto infiniti aspetti e sfruttando diverse forme espositive. Oggi la trasformazione digitale dei musei appare la via più proficua per ottenere tanti incoraggianti risultati: può consentire ai visitatori di utilizzare smartphone o tablet per ottenere contenuti aggiuntivi e migliorare l’esperienza di fruizione, può essere fondamentale digitalizzare la raccolta e i materiali acquisiti, renderli poi disponibili online e infine coinvolgere e raggiungere molte più persone tramite canali informatizzati.

I musei oggi devono crearsi un futuro sostenibile. Questo significa prendersi cura delle proprie risorse, rendere facilmente gestibili le proprie collezioni e anche assicurarsi visibilità e rilevanza. Sicuramente l’utilizzo di nuove tecnologie ha un ruolo vitale nel raggiungere il consumatore e nel destare l’interesse delle nuove generazioni, fornendo sempre più contenuti digitalizzati pubblici e opportunità educative. Nel report pubblicato da Axiell, azienda leader in fornitura di software per la gestione di archivi, biblioteche e musei realizzato in collaborazione con la Fondazione statunitense MusWeb, sono stati raccolti e analizzati i pareri di direttori, consulenti strategici, curatori e dipendenti di 71 musei di diversi paesi nel mondo durante l’anno 2015, dimostrando come il futuro delle esposizioni passi sempre di più tramite le nuove tecnologie intelligenti, soprattutto smartphone e tablet.

La ricerca mostra che più della metà (il 53%) dei musei presi in considerazione sta investendo attivamente in strategie informatizzate di coinvolgimento del pubblico. L’intento è per l’86% delle realtà intervistate è quello di offrire ai visitatori molte più opportunità educative. Il 65,7% dei musei in questione ha deciso di investire nella messa a disposizione online di informazioni su attività e programmi, migliorando l’esperienza del visitatore tramite servizi mobili per raggiungere un pubblico eterogeneo, rendere più accessibile il museo e creare esperienze di cross-platform di qualità. Le aree di maggiore priorità in termini di investimento includono marketing, piattaforme online e strategie di comunicazione, citate dal 54% dei musei; il 44% ha deciso di investire anche nella digitalizzazione delle proprie collezioni anche per aiutare il museo a ricevere donazioni e fondi per la ricerca. Attualmente solo uno su cinque musei ha digitalizzato oltre il 50% della sua collezione, ma la maggior parte hanno in progetto di farlo nel prossimo futuro. La ricerca rivela anche chiari segni che il mercato dei musei è in ottima ripresa con ben il 48,5% dei musei intervistati che negli ultimi anni ha registrato un aumento delle visite fisiche, il 50% un aumento delle visite ai siti web e l’82,3% una crescita delle interazioni nelle attività social media.

Il risvolto positivo dell’apertura dei musei alla tecnologia appare evidente e siamo certi che d’ora in avanti questo cambiamento sarà sempre più evidente (e necessario) per i musei di tutto il mondo, per restare al passo con i tempi e rendere la cultura sempre più accessibile, vicina e stimolante.


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