Alternativo Pro Enel: l’esperienza di Luca Desiderio

Giunti ormai a metà di questa importante esperienza, è il momento di tirare le prime somme. Questo è stato il mio primo approccio con la Francia, la sua cultura e sopratutto la lingua, fattore che più mi spaventava all’inizio di questo percorso. 

Prima dell’inizio dell’Erasmus non ho mai avuto occasione di studiare il francese ed è stato per questo fondamentale prendere parte al corso di lingua organizzato da ALFMED nella prima settimana qui a Perpignan. Nonostante le prime ed ovvie difficoltà, man mano sto riuscendo a migliore, sorprendendomi dei progressi fatti durante questo primo mese e mezzo.

Enel_Luca

Sicuramente ad aiutare l’apprendimento in maniera sostanziale è stato il colloquiare con i miei nuovi colleghi durante le ore lavorative. Infatti la maggior parte di loro non parla l’inglese è questo mi ha “costretto” ad sforzarmi a parlare in  francese per farmi comprendere. Ad oggi riesco a relazionarmi in maniera piuttosto sciolta riuscendo a dialogare tranquillamente nella sfera lavorativa ma anche in quella privata.

Per quanto riguarda l’ambito lavorativo, l’impatto positivo avuto con l’azienda e i suoi membri mi ha tranquillizzato da quelle che erano i miei timori iniziali, permettendomi di vivere al meglio l’esperienza lavorativa. Le attività che stiamo svolgendo non sono del tutto affini a quelle che svolgevo quotidianamente in e-distribuzione. Nonostante questo, grazie alla disponibilità e alla pazienza dei colleghi francesi, adesso sono in grado di svolgere queste attività in maniera piuttosto autonoma e spigliata. L‘azienda ospitante, ovvero quella in cui lavoro in Francia, si occupa principalmente di fibra ottica. Finora ho preso parte a diverse attività come il passaggio di cavi interrati e montaggio e cablaggio di apparecchiature lungo la rete di fibra ottica.
Sicuramente queste attività che sto svolgendo qui con la Sotranasa stanno arricchendo le mie competenze ed il mio curriculum, permettendomi di conoscere tutto ciò che riguarda la fibra ottica, per poi sfruttare al massimo suddette competenze acquisite una volta tornato in Italia. Gli orari lavorativi mi permettono di avere molto tempo libero, che sfrutto insieme ai colleghi italiani per visitare la città o concedermi un po’ di relax anche in compagnia dei nuovi colleghi, con i quali si è instaurato un bel rapporto.
Nei weekend finora abbiamo visitato alcune località di mare nei dintorni di Perpignan, ma per i prossimi fine settimana abbiamo programmato alcune “gite” un po’ più fuori città. Infatti quest’ultimo week-end siamo stati 3 giorni a Barcellona e nei prossimi abbiamo intenzione di vistare alcune città come Tolosa, Montpellier e Girona.

Questa per me è la prima esperienza lontano da casa per un periodo così lungo. Nonostante la mancanza si faccia sentire, convivere con altri ragazzi, miei coetanei, che stanno affrontando lo stesso percorso, alleggerisce quella malinconia dettata dalla lontananza. Ormai con loro si è instaurato, oltre che a un gran rapporto di amicizia, un equilibro che ci permette di vivere serenamente insieme, dividendoci i compiti aiutandoci l’un altro.

Anche se non sempre è stato semplice, con il tempo sono riuscito a superare le prime difficoltà ricavando il massimo da questa esperienza ed adesso ho la carica giusta per affrontare quest’ultimo mese nei migliori dei modi.


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