Breslavia: i racconti dei partecipanti al progetto Reheat, parte 2

Fiorenzo Falleroni

Primissima volta all’estero!
La prima impressione sulla città è stata abbastanza negativa per via del meteo molto cupo e grigio, successivamente con il trascorrere dei giorni ha iniziato sempre di più a piacermi poichè ho incominciato a notare l’accoglienza e la vivacità dei vari abitanti, le attrazioni principali della città molto belle e colorate;  il centro città molto popolato e trafficato, l’organizzazione dei tram, degli autobus e la quiete notturna. La convivenza in ostello è stata a tratti tranquilla e a tratti conflittuale, i vari battibecchi e problemi all’interno del gruppo siamo riusciti a risolverli con iniziative intelligenti grazie anche all’aiuto della nostra tutor. Lo stage al mio luogo di lavoro è stata un  esperienza lavorativa interessante, escludendo i giorni iniziali di rodaggio per vedere le mie abilità poichè sono stati abbastanza lenti e noiosi.

Fortunatamente settimana per settimana mi hanno dato la possibilità di vedere ricette tipiche della Polonia come il gulash o i clotsky. Il personale di lavoro è stato veramente gentile e accogliente nei miei confronti durante questo periodo. Nel tempo libero abbiamo svolto veramente delle belle esperienze come la visita della città di Breslavia dove abbiamo visto i monumenti principali come i ponti, tutti differenti e con una storia differente gli uni dagli altri, i parchi e le varie attrazioni come la Fontana multimediale danzante dove ogni sera si tenevano dei bellissimi giochi di luce e musicali. Il giardino giapponese, luogo bellissimo dove  abbiamo trascorso la maggiorparte del tempo a scattare foto artistiche.
Magnifica la visita al castello Ksiaz dove la bellissima storia si incontra con l’architettura polacca. Bellissimi i giardini e il bosco attorno ad esso. La gita Praga , dove abbiamo visto il ponte Carlo  , il catello con vista dell’intera città, i giardini e il muro di John Lennon. La gita a Cracovia , città bellissima piena di attrazioni,   una delle tante l’escape room dove ci siamo terrorizzati e divertiti con i vari attori horror del luogo. Siamo saliti sopra la torre del trombettista, ben 4 minuti di scale per arrivare fino in cima e poter ammirare il fantastico panorama. Abbiamo mangiato del cibo tipico come ad esempio un crostone con sugo di carne, funghi , brasato di maiale e cipolle. Abbiamo cammimato lungo le strade del quartiere ebraico, sotto il maestoso castello di Cracovia e  dentro l’università dove ha svolto gli studi Copernico nella quale abbiamo assistito alla rappresentazione dei pianeti secondo di esso.

È stata una bellissima esperienza super costruttiva. Mi mancherà molto la città e la compagnia poichè sono stato bene nonostante i vari alti e bassi . Spero di poter avere la possibilità di viaggiare di nuovo in futuro e divertirmi come in questo erasmus. Grazie di tutto.

Siria Lacchini

Quando mi è arrivata la comunicazione che sarei dovuta andare a Wroclaw, in Polonia, la prima reazione non è stata per niente bella, sapendo che le altre destinazioni erano Cipro e Granada. Pensavo di dover andare in un posto freddo, monotono, ma non è stato così. La gente è molto accogliente e la monotonia non è proprio di queste parti.

La città è bellissima, ogni giorno si scoprono angoli nuovi, anche nelle strade che vengono percorse regolarmente come, per esempio, quella per andare a lavoro.

Il primo giorno che ho percorso quella strada l’ansia di iniziare una nuova esperienza si intensificava sempre di più. Non sapevo quale sarebbe stato il mio compito, come mi sarei trovata con i colleghi… Mi sono ritrovata a lavorare a Kolejkowo, una miniatura delle varie stazioni ferroviarie della Slesia che permette di far conoscere ai turisti la regione dove si trova Breslavia. Appena sono entrata pensavo non centrasse niente con il mio indirizzo scolastico, ma mi sono dovuta ricredere. Non sono mai stata a così stretto contatto con i clienti e questo mi ha permesso di migliorare il modo di approcciarmi ad una persona e la conoscenza dell’inglese. Ho avuto l’onore di conoscere dei colleghi a dir poco fantastici che mi hanno accolta e fatta sentire a casa fin da subito. L’ambiente di lavoro era molto rilassato, e l’aria che si respirava influenzava in modo più che positivo sia i dipendenti che clienti.

Che dire del gruppo… all’inizio ne ho sottovalutati molti e sopravvalutati troppi. Per fortuna in questo mese ho avuto modo di conoscerli meglio, di parlare con loro e capire meglio come sono fatti. Con alcuni ho creato un rapporto bellissimo. Ma questo conta poco dato che alla fine siamo sempre stati tutti uniti e assieme siamo una vera forza. Questa esperienza penso sia stata la più bella della mia vita e il ringraziamento va tutto a loro. A loro come alla nostra tutor, Sara. Lei che ci ha sostenuto e sopportati sempre in tutto. L’abbiamo fatta un po’ impazzire, ma lei c’è sempre stata per noi. E non posso dire che è stata come una mamma perché non le piace. Piuttosto dico che è stata come una sorella maggiore per noi, una del gruppo e non una che stava sopra di noi, ma al nostro pari. Le iniziative di fare delle gite nel tempo libero sono venute tutte da lei e ogni gita è stata sempre più bella. La mia preferita è stata una delle ultime, quella a Cracovia. Abbiamo visto un sacco di cose ed è stato bellissimo. Siamo andati sulla torre, abbiamo visto il centro, mangiato cibo tipico dagli street food, abbiamo visto le torri in centro e Sara ci ha raccontato la loro storia. Lei si è impegnata tantissimo per farci vivere un’esperienza indimenticabile e così è stata.

Per questo Erasmus non avrei potuto chiedere di meglio.

Alessandro Melucci

Non è la prima volta che partecipo ad un progetto Erasmus: ero già andato in Croazia una settimana con dei miei compagni di scuola.. una piccola esperienza in una scuola sull’isola di Krk. Però un mese di stage non l’avevo mai fatto fuori casa in un paese così distante dall’Italia.

È già passata una settimana e quello che mi aspettavo era un poco diverso devo dire: le persone del posto sono molto differenti rispetto a noi con abitudini e regole diverse di cui tu ti ci devi abituare e quindi pian piano cerco di orientarmi diciamo..

La città è molto molto bella e grande, piena di trasporti pubblici (quindi punto in più) e con tante cose interessanti da visitare che ti conquistano subito dall’inizio come ad esempio il centro storico movimentato sia di giorno che di sera, i giardini botanici particolari, una delle fontane più belle che abbia mai visto con colori, immagini multimediali e musiche diverse, centri commerciali grandissimi, musei interattivi (es.hydropolis) e una vista mozzafiato sulla Sky Tower di Breslavia.

Il tempo varia molto: a volte ci sono più di 22 gradi il pomeriggio quindi si può viaggiare vestiti “leggeri” e invece altre volte che arriva a 7/8 gradi quindi bisogna portarsi dietro robe anche pesanti in valigia (me lo aspettavo questa cosa); quindi se non volete rovinarvi l’esperienza preparatevi a tutto!

Sul lavoro mi sono trovato benissimo, nulla da dire su questo punto: ci hanno insegnato bene e ci hanno trattato più che bene e da adulti soprattutto senza sottostare a rigidi regimi. Noi siamo stati più che rispettosi quando eravamo a lavoro e loro idem..

Abbiamo imparato a preparare il loro piatti tipici e abbiamo visto nuove materie prime che loro trattano particolarmente.

Nel tempo libero siamo riusciti ad andare in gita in tre differenti mete: Praga, Cracovia e Castello di Ksiaz.

Praga è spettacolare e suggestiva non si finiva mai di esplorarla, il suo centro storico molto affollato e pieno di artisti di strada e i suoi quartieri mi hanno preso moltissimo e ancor di più la vista panoramica di sera, l’unica pecca che abbiamo avuto nella città è stato il fatto che era molto cara e che non ci facevano pagare con la carta..

Cracovia è stata una rivelazione, me l’aspettavo più grigia come città, invece tutto quello che abbiamo visto è stato stupendo, le torri della basilica e la vista mozzafiato dall’alto, il centro storico più grande d’Europa, i mercatini nella galleria in mezzo al centro, i quartieri ebraici e il loro silenzioso rispetto nelle strade e l’immenso castello della città.. devo dire che è stata la gita migliore del mese per me.

Il castello di Ksiaz mi ha particolarmente preso per la sua storia, tramandata da antiche generazioni, i giardini botanici intorno al castello e la vista panoramica immersa nella natura.

In generale è stata una bella esperienza e vorrei consigliarla a tutte le persone che non hanno paura di mettersi in gioco e di aprirsi a nuovi orizzonti. È un’esperienza che ti insegna a guardare all’Europa e al Mondo da tutt’altra prospettiva.

Severiana Mircos

Quando ho ricevuto la notizia che ero stata selezionata per la Polonia non avevo tanta voglia di partire, perché avevo paura di non trovarmi bene con gli altri componenti del gruppo .

Appena arrivata invece ho legato subito con tutti e ci aiutavamo a vicenda. Come ad esempio quando in ostello, un posto carino ed accogliente, ci è sparito del cibo dal frigo, e tutti assieme ci siamo impegnati a cercare una soluzione che poi abbiamo trovato (grazie anche alla gentilezza del personale dell’alloggio).

Ma ovviamente nel corso del mese ci sono stati anche disguidi per quanto riguarda la convivenza: alcune persone mi hanno piacevolmente stupita, mentre altre mi hanno molto delusa. Cose che capitano!

Non ho fatto altri Erasmus prima quindi non so esattamente come funzioni ma credo che ognuno ci debba mettere il proprio impegno e quello che ho visto è che alcuni non lo hanno fatto, o non lo hanno fatto abbastanza. Nonostante tutto, credo che anche questo aiuti a crescere.

La tutor è molto carina, ci si può parlare di tutto come con un’amica ed è molto comprensiva.

A Wroclaw mi sono trovata benissimo: mi è piaciuta a prima vista e più la scoprivo, più mi piaceva. È piena di posti incantevoli, come la fontana di Breslavia, che con tutti i suoi colori e l’acqua a ritmo di musica che  mi ha fatto venire i brividi. Mi è piaciuto moltissimo anche  il Giardino Giapponese,  che è un grande parco  in cui siamo andati tutti assieme.

Inoltre ho avuto la fortuna di svolgere le mie ore di tirocinio presso un’agenzia viaggi che mi ha assegnato il compito di esplorare, informarmi e fare foto ai principali punti di interesse della città a scopo pubblicitario: lo Zoo,  Hydropolis, il museo interattivo della Scienza interamente dedicato all’acqua, il Museo di Storia, la torre della magnifica Cattedrale da cui si gode di una prospettiva diversa della città.

Coi colleghi mi sono trovata molto bene, sono stati gentili, comprensivi e ci hanno fatto fare sempre cose nuove.

Nei weekend in cui eravamo tutti liberi, abbiamo deciso di sfruttare il nostro tempo libero per visitare altre città: siamo andati al Castello di Kziąż, a Praga,  nella capitale della Repubblica Ceca, e a Cracovia. La mia preferita è stata Cracovia un po’ perché la città é strepitosa, ma anche perché  tutto il gruppo era entusiasta di vedere il più possibile e ha camminato senza lamentele (cosa che a Praga non era successa). È stata una giornata bellissima, peccato solo per le persone che lavorano nei punti turistici che sono a dir poco sgarbati.

In generale posso dire che sono molto contenta di quest’esperienza. Sono sicura che ognuno di noi ha imparato qualcosa che si porterà per sempre dentro.

Thomas Negrini

Siamo partiti dall’aeroporto di Bologna il 1° Settembre. Essendo la mia prima esperienza all’estero e senza genitori all’inizio avevo sia ansia che paura di non trovarmi bene.

Il viaggio in aereo è stato emozionante, siamo atterrati all’aeroporto di Breslavia dove dei taxi ci hanno portato davanti alla nostra futura dimora: l’Hostello Vanilla.

Il giorno dopo il nostro arrivo e dopo esserci sistemati nelle camere siamo andati negli uffici di Mode dove Martha Michael e Tomez ci hanno spiegato cosa e  come avremmo dovuto fare in questo mese di stage dandoci indicazioni, consigli e regole.

Il secondo giorno siamo andati in azienda a fare una sorta di colloquio di lavoro dove abbiamo conosciuto il nostro tutor aziendale, i colleghi e i nostri orari di lavoro, nel ritorno all’ostello Tomez ci ha consigliato come poterci tornare senza di lui : con il tram, in monopattino se maggiorenni, a piedi.

Nei giorni a seguire siamo andati (io ed il mio compagno Alessandro) al lavoro con abbastanza minuti di anticipo e un’enorme voglia di lavorare ed imparare.

Appena ne avevamo occasione andavamo in giro per la città per esplorarla e capire bene dove avremmo potuto trovare negozi che soddisfacessero le nostre esigenze tipo supermercati per il cibo.

Al lavoro il primo giorno ci hanno messo subito sotto a cucinare.

I dipendenti oltre ad essere giovani e simpatici erano anche molto cortesi e con abbastanza esperienza ma all’interno del personale di cucina solo pochi parlavano inglese quindi alcune volte era difficile/impossibile comunicare e quindi eravamo costretti ad usare Google Traduttore.

Piú passavano i giorni e piú diventavano legati sia io con il mio compagno che noi con i nostri colleghi polacchi.

Ogni giorno qualcuno pensava a noi riguardo al cibo e ci facevano provare ogni giorno piatti tipici diversi.

Con lo Chef che parlava inglese ci sono stati tanti discorsi interessanti e interculturali dove io spiegavo abitudini degli italiani e lui oltre alle abitudini anche le preparazioni di alcuni piatti e la provenienza di alcuni ingredienti.

Ci hanno pure invitato ad una festa organizzata dal proprietario dove abbiamo conosciuto anche colleghi di altri locali (sempre del proprietario).

Nell’ostello siamo divisi in cinque camere ma cuciniamo tutti assieme in un’unica cucina.

L’ostello è abbastanza vicino al centro infatti riusciamo ad arrivarci in fretta e senza problemi.

Nei fine settimana abbiamo fatto parecchie gite come: il castello di Książ dove abbiamo conosciuto la storia della famiglia nobile che visse in quel castello per non parlare del sistema di gallerie che si trovava sotto al castello e dei fantastici giardini artistici che lo circondavano.

Poi siamo andati a Palmarnia cioé una mega serra con ogni tipo di pianta che mi ha fatto impazzire per la sua bellezza.

Siamo andati alle fontane multimediali e scroposcopiche di Wrocław le quali ci hanno deliziato gli occhi a ritmo di musica.

Siamo andati a Cracovia dove abbiamo visitato tutta la città in un solo giorno e abbiamo fatto anche l’Escape Room.

Siamo quasi arrivati alla fine di questo lungo viaggio dove abbiamo conosciuto persone fatto nuove amicizie, scoperto nuovi luoghi e abbiamo imparato ad essere piú autonomi senza genitori dosandoci il pocket money e comprando e cucinando tutto da soli.

Non vedo l’ora di partecipare ad un altro progetto Erasmus e di dare il massimo come a questo.

Zhongou Su

Prima di partire per un’esperienza di lavoro all’estero, il mio obiettivo principale era quello di avere un bel curriculum e di conoscere un po’ di  abitudini diverse da quelle di Cina e Italia. Ma quando sono arrivato in questa città, ne sono rimasto talmente affascinato che mi sono posto  un altro obiettivo: scoprirla il più possibile, e conoscere meglio questo Paese.

Per fortuna ho potuto svolgere il mio tirocinio in un’agenzia di viaggio molto grande e storica, composta da tre punti d’informazione diversi (ufficio in centro, stazione e aeroporto). Il mio lavoro principale era quella  di visitare vari posti turistici per raccogliere l’informazioni e fare foto con l’obiettivo di pubblicizzare la città. In più ,nei giorni liberi siamo andati tutti insieme al giardino giapponese, che è stato progettato da un tedesco ed è posizionato molto vicino al palazzo del centenario che è un altro posto meraviglioso. Inoltre, davanti al palazzo c’è la fontana multimediale più grande del Polonia che è bellissima.

In più, Mode ci ha organizzato una visita allo castello di Ksiaz: è un castello a 70km  da Wroclaw, un posto stupendo, in cui ci ha vissuto Hitler durante la seconda guerra mondiale.

Assieme poi, abbiamo anche deciso di andare a  visitare Cracovia e la città di Praga.

Anche il nostro l’ostello mi ha dato  grandi soddisfazioni: è un ostello molto  organizzato, carino, nuovo, ben strutturato ed organizzato.

Per quanto riguarda la convivenza in ostello sono stato benissimo e anche il rapporto con la mia tutor é andato bene.

Faviol Zenunaj

Essendo il mio primo Erasmus non sapevo esattamente cosa aspettarmi. La città nel complesso devo dire che mi ha stupito parecchio non essendo abituato a vedere spesso postidi questo calibro. I tram si muovono in maniera molto efficiente seguendo un percorso studiato appositamente affinché tutto scorra senza ingorghi. Inoltre la città é avvolta da palazzi colorati e monumenti ben fatti e che attirano l’attenzione. Di sera diventa uno spettacolo per via delle luci che circondano le zone e anche per i vari posti in cui si può sostare.

La differenza con l’Italia si é vista. Questo é il bello di poter visitare un paese estero facendo paragoni e differenza con il proprio paese d’origine. La struttura dove ho svolto lo stage non mi ha propriamente esaltato, visto che mi aspettavo un ristorante dove svolgere un determinato tipo di servizio ecc… Peccato che si trattasse di un pub che svolgeva principalmente la funzione di preparare il pranzo per le fabbriche lí vicine e per questo non si poteva trattare di un vero servizio. Nonostante ciò ho imparato alcuni piatti tipici come per esempio i pieroghi, i gomólki, il gulash, kasczanca, ho visto la loro preparazione del pane e le salse utilizzate per il condimento durante la preparazione dei panini.

Il personale gentile e disponibile, in caso di difficoltà ci  venivano incontro e cercavano di spiegare al meglio come svolgere le varie mansioni.

La convivenza in ostello non é stata impegnativa, ma nemmeno molto facile. Abbiamo avuto varie discussioni che fortunatamente si sono risolte. Nonostante questo mi sono trovato molto bene con gli ragazzi e spero di poter di mantenere i rapporti con loro anche in futuro. Mi piacerebbe in futuro rivivere nuovamente un’ esperienza del genere perché aiuta a crescere. Durante il tempo libero abbiamo visitato alcune zone della città, la città di Cracovia e la capitale della Repubblica Ceca, Praga.

In città abbiamo visitato i giardini giapponesi, le fontane di Breslavia, il castello di ksiaz, la Palmiarnia Walbrzych.

I Giardini Giapponesi sono stati, a mio parere, il posto più bello che abbiamo visitato. L’atmosfera che li circondava era magnifica, ricoperta di piante strutture che rievocavano la cultura giapponese. Meravigliato dalle piccole isolette sparse. Belle anche le cascate ed il lago con vari pesci che nuotavano al suo interno. Le fontane di Breslavia sono state un spettacolo favoloso, i vari colori e la ritmica lasciavano il segno e soprattutto di sera con i vari spettacoli a suon di getti colorati che impressionavano il pubblico. Il castello di Ksiaz é stato molto interessante, la spiegazione della guida molto dettagliata e concisa bellissimi i monumenti che si trovavano sui vari giardini.

Mi ha colpito molto la storia e la visita dei bunker. La Palmiarnia Walbrzych  mi ha colpito per via delle numerose piante e per via della folta vegetazione. Per quanto riguarda Praga mi hanno impressionato le dimensioni della città e mi sono piaciute molto i monumenti, l’orologio astronomico, il ponte Carlo, il muro di John Lennon. La città di Cracovia  mi é piaciuta molto per via del ambiente circostante e vari posti visitati tra cui il quartiere ebraico, nonostante il silenzio che lo circondava a livello estetico mi ha impressionato, grazie al castello abbiamo potuto osservare la città da una prospettiva che ci ha lasciato un bellissimo ricordo, la torre nonostante le numerosissime scale ne é valsa la pena per il panorama. L’università dove ha studiato Copernico era molto interessante per via dei vari giochi matematici in esso presenti e ho apprezzato lo spettacolo della dimostrazione dei pianeti. L’escape room é stato fantastico, gli attori si sono immedesimati perfettamente nel ruolo e mi ci hanno fatto divertire.

Ultima cosa ma non meno importante, un ringraziamento speciale alla nostra tutor per ogni cosa, la sua disponibilità, la sua gentilezza per l’aiuto nei momenti di difficoltà


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