Blended Mobility made in Uniser

Finalmente possiamo annunciare una grande novità all’interno di Uniser: la scorsa settimana abbiamo concluso i primi nostri due progetti di BLENDED MOBILITY, coordinati da Forma Camera. Ma che cos’è una mobilità blended?

‘Blended’ significa ‘miscelato’, ‘mescolato’, ‘mixato’ e fa riferimento al modello di questo nuovo tipo di mobilità. Si tratta, infatti, un modello assolutamente innovativo, che permette di creare un processo di preparazione più approfondito, in cui gli studenti svolgono prima una fase preparatoria in modalità virtuale, per poi poter partire per una mobilità vera e propria.

La nostra idea di blended mobility è stata veramente miscelata, a partire dal primo progetto in cui l’abbiamo sperimentata: i partecipanti provenienti dal nostro partner francese SEPR hanno lavorato assieme ai partecipanti italiani del nostro partner AECA a stretto contatto, digitale naturalmente.  Durante gli incontri, si sono scambiati idee e consigli utili per la loro mobilità effettiva futura: come approcciare il mondo del lavoro nei reciproci paesi, cosa vedere, come comportarsi, cosa assaggiare, ecc. Hanno lavorato in tre modalità:

  • in gruppo, creando dei contenuti utili per i loro compagni stranieri,
  • autonomamente, utilizzando il nostro e-learning creato a scopo preparatorio all’esperienza Erasmus+
  • tutti insieme, in incontri organizzati da Uniser ogni due giorni.

E siccome la diversità non ci basta mai, i partecipanti di questo progetto facevano capo a tanti profili professionali diversi: operatori meccanici, operatori agroalimentari, operatori del punto vendita, operatori amministrativo-segretariali, operatori grafici, operatori dei sistemi elettrici ed elettronici, orefici ed ebanisti.

Come è stato concepito il nostro e-learning? Gli studenti hanno partecipato ai diversi quiz e mini giochi e hanno svolto i compiti organizzati in moduli propedeutici utili alla preparazione alla loro mobilità in loco. Il loro corso e-learning gli ha permesso di scegliere la difficoltà del loro percorso: essendoci tanti contenuti non obbligatori, ma ripagati con punti extra, gli studenti hanno avuto l’opportunità di diventare responsabili al 100% della loro formazione. Voglio semplicemente completare il corso oppure voglio approfondire i concetti presentati, trovare i contenuti nascosti, trovare tutti gli oggetti sparsi per il corso da mettere nella valigia virtuale e scalare la classifica? La maggior parte degli studenti ha scelto proprio questa seconda opzione!

E invece gli incontri online? Durante gli incontri i partecipanti hanno presentato i contenuti creati a scopo formativo per i partecipanti dell’altro paese: erano loro i protagonisti di tutti gli aspetti del processo di apprendimento: si sono fatti delle domande a vicenda e hanno avuto il loro primo contatto con la cultura e la lingua del paese dove svolgeranno in futuro la loro mobilità.

Il secondo progetto in cui abbiamo sperimentato la mobilità blended è il progetto ETHOS II, un progetto approvato nel 2019 che permette a oltre 130 studenti di cinque scuole superiori di Roma di vivere esperienze di tirocinio all’estero della durata di 3 settimane.

I primi gruppi di partecipanti al progetto hanno come destinazione:

  • Siviglia, Spagna
  • Perpignan, Francia
  • Breslavia, Polonia
  • Hamrun, Malta

e durante il primo incontro online hanno conosciuto virtualmente il partner che li accoglierà nel paese di destinazione: Incoma a Siviglia, Easy Job Bridge a Malta, Mode a Breslavia e Alfmed a Perpignan. I partner hanno presentato le rispettive organizzazioni e il proprio paese e hanno organizzato un breve corso di lingua per i ragazzi.


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