Volare in Lituania con JetVet

Lorenzo, Raffaele, Giuseppe, Asamik, Luca, Roman, Lorenzo e Ailen Nicole si sono incontrati il 25 luglio, pronti a partire per Vilnius grazie al progetto JetVet. Ad accompagnarli, il prof. Mauro Darida dell’ISIS Arturo Malignani di Udine che, una volta rientrato, ci ha raccontato l’esperienza lituana insieme ai ragazzi.

“Destinazione Lituania. Cerco su Wikipedia: superficie 65300 kmq, popolazione 2784000 anime; penso a quanto spazio debbano avere i lituani. Impressione confermata all’atterraggio, sorvolando i dintorni dell’aeroporto internazionale: foresta senza segni antropici molto diffusa. Vilnius, la capitale, si presenta sia con il volto del centro storico antico sia con il volto moderno della capitale europea, con amplissime strade e marciapiedi come si incontrano nelle cittadine americane; la parte moderna di Vilnius ha un sacco di spazio. A volte, per esempio nelle vicinanze di quella meraviglia della torre tv con ristorante girevole su 360° a quota 165 metri, si intravedono le architetture standard dei palazzoni multipiano di costruzione sovietica, che ci ricordano come in un passato non troppo lontano la Lituania fosse una delle repubbliche dell’URSS.

Io però ho l’intenzione di trovare e seguire il filo dell’aviazione, che deve esistere anche qui. Non lo trovo subito. Distese interminabili di riviste in lituano non mostrano alcun segno di aeroplani; idem i libri nelle librerie. Poi scorgo nel cielo una formazione di mongolfiere: eccolo – penso – ho trovato il filo, ora non resta che seguirlo.

Raggio zero, parco Kalnu, Vilnius. Sette mongolfiere all’unisono accendono i bruciatori e salgono nel cielo; io e Raffaele guardiamo divertiti le case e le persone che diventano sempre più piccole, mentre noi continuiamo a salire fino a 4400 piedi (1341 metri per i comuni mortali). Dopo circa un’ora il volo termina con un atterraggio alquanto movimentato presso un campo di ultraleggeri. La cerimonia del battesimo con brindisi di spumante conclude la bella esperienza.

Raggio 100 km, Kaunas, Museo dell’aviazione lituana. Treno, bus, poi finalmente la guida locale Robertas Januskaitis ci illustra i pezzi della collezione. Non sono molto numerosi ma fanno bella mostra di sè in particolare un grosso biturboelica AN24, un Mig-21PF, un LA-39 Dolphin e il motore di un SU-27 precipitato a Le Bourget; un aliante con apertura alare di 16 metri rappresenta l’unica industria aeronautica presente in Lituania, quella impegnata nella costruzione di alianti da competizione.

Raggio 260 km, Foresta di Plokstine, base di missili intercontinentali. Durante la guerra fredda il sito segreto custodiva i missili con le testate nucleari di 1500 kg puntati sull’europa occidentale. Nel 2012 è diventato un museo. Noleggio un’automobile e ci vado, accompagnato solo da Raffaele. Uno dei quattro silos è visitabile; costodiva il missile largo 5 metri e lungo 25. Il bunker si estende su diversi ambienti e la visita rappresenta un’esperienza davvero unica nel suo genere.

Con gli studenti c’è stato qualche piccolo problema disciplinare dovuto alla loro esuberanza giovanile e al fatto che in Lituania dopo le ore 22,00 bisogna stare in silenzio. In generale però la loro attitudine è stata encomiabile in quanto si sono subito ambientati; ci siamo scambiati le informazioni: io ho insegnato come usare la lavanderia e loro mi hanno dato le dritte sul supermercato più vicino. La regola principale di tornare entro la mezzanotte in stanza ha sostanzialmente retto.

Vilnius gli mancherà, ma non tantissimo, perché nuove esperienze li attendono.”


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