A Saragozza con ELECTRA: un’esperienza indimenticabile

Roma Fiumicino, ore 5 del mattino del 15 luglio. Assonnato, ma con tanta voglia di partire, incontro i ragazzi partecipanti al progetto Erasmus+ ELECTRA, pronti a volare alla volta di Saragozza in Spagna. I ragazzi sono rumorosi, in fibrillazione, mi riempiono di domande; quasi invidio la loro energia dato l’orario. 

Ervis, Cristian, Pietro, Alessio, Emilio, Simone, Alessandro, Alessio, Costanza e Cristiano, questi i nomi dei miei ragazzi, come mi piace chiamarli al termine di questa bellissima esperienza, dove hanno avuto la possibilità di svolgere per la prima volta un periodo di tirocinio all’estero. 

Come riassumere al meglio il periodo di mobilità? Meglio raccontarlo attraverso le testimonianze di alcuni ragazzi, che sicuramente rendono meglio l’idea.

Ervis, ad esempio, non ha dubbi nel dire che “L’esperienza di Saragozza è stata bellissima ed indimenticabile. Inizialmente una partenza con persone che non conosci, ma alla fine del viaggio un nuovo gruppo di amici, persone con cui hai condiviso un mese della tua quotidianità”. 

Secondo Cristian invece “l’Erasmus è stata un’esperienza unica in cui ho conosciuto tante belle persone e ho visitato luoghi bellissimi, un’esperienza fatta di divertimento, formazione e apertura mentale verso una nuova cultura e un modo di vivere diverso”. 

Cristiano poi: “Il viaggio a Saragozza è stata un’esperienza molto importante per me, perché, oltre ad avere la possibilità di visitare un paese estero, mi sono confrontato con il mondo del lavoro (e in particolare il settore in cui vorrei inserirmi) al di fuori dell’Italia, e in più è stata un’esperienza molto formativa perché in quei 24 giorni ho dovuto imparare a sostenermi da solo, e grazie ai compagni con cui ho condiviso il viaggio ci sono riuscito benissimo” 

Costanza invece, riassume il periodo in Spagna come “Voglia di fare di viaggiare, conoscere, apprezzare tutto ciò che ci circonda e che non appartiene alle nostre abitudini. Adattamento, imparare e divertirsi dovunque ci si trovi, tornando a casa diversi, con dei valori in più e con un pizzico di malinconia”

Essere Group Leader di questo gruppo fantastico è stata una delle migliori scelte che potessi fare. Ho imparato a convivere con alcune difficoltà e gestire diverse necessità, essendo il punto di riferimento dei ragazzi nonché mediatore tra il partner estero e quello italiano. 

La quotidianità vissuta in condivisione in appartamento, incluso cucinare insieme, fare la spesa, giocare a pallacanestro, guardare le olimpiadi, si sono rivelate di un’importanza fondamentale per la loro e la mia crescita. 

Insieme abbiamo scoperto nuovi posti, nuove città (oltre a Saragozza anche Barcellona e Pamplona), conosciuto nuove persone e scoperto nuove ricette. Tutti aspetti indispensabili per sfruttare al meglio un’opportunità meravigliosa come l’Erasmus, sperando che per loro sia solo il primo di una lunga serie.


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