ACC. DA VINCI CESENATICO: i figli di Afrodite si raccontano 

Partire in Erasmus per Cipro a settembre significa vivere ancora l’estate mentre in Italia incomincia la scuola e, soprattutto, arriva l’autunno. Infatti, Alessia, Amira, Andeta, Emma, Iman, Sara, Xinjie (Stella), Lorenzo e Luca hanno deciso di partecipare all’Accreditamento Da Vinci per svolgere un’esperienza di tirocinio a Paphos accompagnati dal loro group leader Bruno dallo scorso 16 settembre al 9 ottobre del 2022. 

Paphos si è presentata come una città piena di sole e di tante opportunità. Durante i ventiquattro giorni di mobilità, i ragazzi hanno potuto partecipare ad un city tour ed una gita organizzata dal partner EduGate, associazione di accoglienza gestita dal campione del multitasking Yiannis. In più, hanno lavorato per più di dieci giorni in aziende di diversi settori come l’alberghiero, quello turistico e quello amministrativo. Infine, si son goduti anche il tempo libero tra gite, feste e tanto mare! 

A Cipro si scopre parte della cultura del nostro Mediterraneo, che viene plasmata da tanti significati e magnifici miti. Questi studenti si raccontano in semplicità: si fanno chiamare “I figli di Afrodite” perché tra le città di Limassol e Paphos nacque la dea Venere che tutti conosciamo.  

La magia dell’Erasmus 

Tre settimane rappresentano delle fasi in un Erasmus: l’arrivo, l’adattamento, l’incoraggiamento, le nostalgie, le sfide, i sacrifici e tante altre cose! Tutte queste fasi, se vissute insieme, si superano con grande energia. Per questo Alessia ci ha detto che “ciò che ha reso il mio Erasmus magico è stato principalmente la coesione del gruppo (…) riuscivamo a trovare quasi sempre un punto di incontro”. Luca è stato più incisivo “è necessario dare importanza ad ogni gruppo a cui apparteniamo (…) non è assolutamente da sottovalutare un rapporto amichevole con altri gruppi Erasmus.” 

I ragazzi hanno avuto la possibilità di interagire con altri gruppi Erasmus provenienti da ogni paese dell’UE (Spagna, Polonia, per citare alcuni) ma anche con coetanei della stessa regione di appartenenza (Emilia Romagna) e non (Umbria) che erano lì a vivere un’esperienza tirocinio o scambio culturale. In riferimento a questo, Amira ha spiegato che “In primis, il mio Erasmus ha soddisfatto le mie aspettative. Poi, mi ha aiutata a migliorare la lingua inglese inglese, mi ha insegnato come cavarmela da sola in ogni situazione e mi ha fatto crescere molto come persona.” 

Le fatiche del tirocinio 

L’Erasmus in cui partecipano i ragazzi nei diversi accreditamenti, generalmente, comporta una meta ben specifica e in questo caso era svolgere un tirocinio che si adegui al percorso di studi o alle loro  competenze da perfezionare. Alcuni di loro hanno svolto lavoro in hotel, in un’agenzia marketing e  in un ufficio di gestione immobiliare. 

I ragazzi hanno tastato con mano le realtà, i benefici e le difficoltà di lavorare in azienda. Andeta ha detto la sua anche in azienda per migliorare l’ambiente lavorativo: “La mentalità interna rendeva  qualsiasi attività difficoltosa e improduttiva. Si imputavano ad utilizzare software datati e  l’innovazione evidentemente non era fra le loro priorità”. L’azienda ha visto la sua carica positiva e  dei suoi stessi compagni di viaggio e hanno deciso di proporre in amministrazione la volontà di  migliorare e di ragionare sul da farsi per essere più competitivi ed efficienti nel mercato  immobiliare.  

Invece, per Lorenzo che ha lavorato in hotel quattro stelle ha esaltato “sono stato in un posto dove  vieni stimolano a dare il meglio e ad imparare cose nuove giorno per giorno”. Per Sara che era in un hotel più rinomato ha raccontato che: “Lavorare in un hotel cinque stelle può sembrare tutto rose e fiori, ma in realtà non è così. Sono una ragazza a cui piace molto stare a contatto con i clienti e, infatti,  questo aspetto del mio lavoro mi è piaciuto moltissimo. È stata una bella esperienza che mi ha  aiutato molto a migliorare il mio livello di inglese considerando che il 90% dei clienti proveniva dal Regno Unito”. 

Convivenza e non solo… 

I ragazzi hanno avuto la possibilità di condividere la vita Erasmus in due appartamenti diversi nella  stessa residenza condominiale che stava in un villaggio urbanizzato con una piscina fantastica a due piani. In entrambi i casi la condivisione non è mai mancata e anche, ovviamente, le faccende di casa come ha spiegato Xinjie (Stella): “Ognuna di noi doveva occuparsi di lavare e pulire gli spazi  comuni, c’era chi si impegnava di più e chi no (…) Tuttavia, la nostalgia di casa non manca mai  quando sei in un luogo sconosciuto insieme a delle persone appena conosciute e capisci che vivere da solo è davvero difficile!” 

Per Emma, le gite sono state i momenti più divertenti perché insieme ad altri gruppi Erasmus  “abbiamo raccolto un sacco di rocce particolari confrontandoci come dei bambini; le foto da  influencer in spiaggia tra tramonto e luci spettacolari; le risate in ascensore”; oppure vivere le  situazioni più imbarazzanti come quando “abbiamo chiesto poi aiuto al nostro GL Bruno perché  avevamo dimenticato le chiavi dentro casa”. 

Dall’altro canto, Iman, ha messo in luce la bella armonia: “Se dovessi pensare ai momenti migliori  con il mio gruppo e il GL mi vengono in mente le serate in cui ci riunivamo tutti insieme per  festeggiare i compleanni del gruppo. Eravamo come una grande famiglia riunita”. Per ultimo, il  group leader Bruno ha espresso con sentimento “questi nove ragazzi sono riusciti a plasmare agli  altri gruppi quello spirito Erasmus trascinatore pieno di gioia e spensieratezza ma anche di impegno e di traguardi trasversali. Sono contento di aver accompagnato loro e di aver interagito anche con  altri colleghi group leader perché abbiamo fatto squadra, offrendo a tutti quella spinta per vivere a  pieno l’esperienza!”. 

Il gruppo ha vissuto nel possibile ogni luogo di Paphos come il centro storico, il centro spiaggia e  lungo mare alberghiero, la gita in barca, gli sport in acqua, la visita a Coral Bay e la Roccia di  Afrodite. In più, una visita alla città di Limassol. Hanno degustato le pietanze cipriote ed inglesi tra  ristoranti e locali tipici della città. 

Ora i ragazzi sono tornati alla realtà scolastica riprendendo i loro percorsi di studi ma già nella chat  di gruppo arrivano frasi di nostalgia perché mancano i tramonti, le camminate insieme, lo Street  Party del weekend, i monitoraggi con il tutor, fare merenda alla caffetteria, aspettare l’arrivo di altri  gruppi Erasmus e il gelato prima di mezzanotte… 

Buon anno scolastico, carissimi!


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