Prova di tirocinio, prova di vita: a Valladolid con YOU TOO! / pt.1

Dal 24 settembre al 18 ottobre Francesco, Michele, Lorenzo, Emiliano, Giada, Sofia, Caterina, Christian e Flavio accompagnati dal group leader Michele sono partiti grazie al progetto Erasmus+ YOU TOO! per Serrada, un comune vicino Valladolid.

I ragazzi, provenienti da due istituti agrari umbri, sono stati inseriti in diverse imprese del luogo, tra cui una cantina, un caseificio e un allevamento di vacche da latte.

Di seguito le loro esperienze raccontate a fine progetto.

Francesco

Ciao mi chiamo Francesco Angelici, ho 18 anni, vengo da Terni e frequento l’istituto tecnico agrario Ciuffelli-Einaudi di Todi.

L’hanno scorso quando è uscito il bando dell’Erasmus+ di UNISER, ero indeciso se partecipare oppure no. Parlandone con la mia famiglia, ho deciso di buttarmi in questa nuova esperienza e di provare qualcosa che non avevo mai fatto prima. Quello che mi ha spinto di più a provare questa esperienza è la curiosità di conoscere nuove cose, un nuovo paese e le sue tradizioni e modi di fare differenti dall’Italia, di migliorare la mia lingua inglese e spagnola, ma soprattutto di fare un’esperienza personale di crescita che mi porterò dietro  per tutta la vita. La destinazione che mi è stata assegnata è Serrada, un piccolo paese vicino a Valladolid.

Appena arrivato sinceramente mi sono trovato un po’ spaesato, un piccolo paese che a primo impatto sembrava una città deserta, nessuno che passeggiava, negozi tutti chiusi… insomma la prima domanda che mi sono posto è stata: chi me lo ha fatto fare?

Già dalla sera però ho capito che tutto questo in realtà era normale, perché normalmente nel weekend non si lavora. Nonostante questo, uno dei due negozi di alimentari era rimasto aperto per il nostro arrivo, per darci la possibilità di comprare qualcosa da mangiare per la sera e per la domenica, in segno di benvenuto. 

Il lunedì sono venuti in albergo ad accoglierci e a darci il benvenuto il sindaco del paese e altre due persone dell’organizzazione ospitante che ci hanno consegnato i vari documenti, i soldi per la spesa e ci hanno indicato i nostri posti di lavoro. Il mio percorso di studio verte sul settore dell’enologia e quindi la mia esperienza lavorativa è stata in una cantina, nello specifico la”Bodega de Alberto”. 

Ci hanno quindi accompagnato e ci siamo trovati da subito benissimo, dato che il padrone della cantina, Ramón, ci ha fatto subito fare un giro dentro l’azienda e ci ha consegnato gli abiti da lavoro. In seguito, abbiamo conosciuto alcuni operai, in particolare Mario, Oscar e Marisa, tre ragazzi bravissimi che ci hanno accompagnato per tutta l’esperienza lavorativa. Ci siamo presi subito in simpatia, confrontandoci anche sulle nostre diverse tradizioni e sul nostro paese. 

Queste 3 settimane all’inizio sembravano veramente lunghe, ma tra visite, escursioni e lavoro, sono passate subito e questa esperienza è giunta al termine. Sono veramente contento, perché mi è servita a conoscere nuove cose, ad affrontare per la prima volta il mondo del lavoro e a imparare a vivere in una comunità. 

Consiglio a tutti coloro che hanno la possibilità di partecipare e che sono titubanti, di buttarsi e non avere paura di nulla, perché sono esperienze che insegnano tanto e che non capitano tutti i giorni.

Michele

Mi chiamo Michele Cipolla e ho partecipato al progetto Erasmus+ svoltosi a Serrada a fine settembre.

L’Erasmus è stata una delle esperienze più utili e importanti che abbia mai fatto fino ad ora e grazie al quale sono riuscito a crescere e ad imparare cose di cui prima non ero a conoscenza.

 Molto costruttiva è stata la “convivenza in comunità“, così definita dal nostro tutor Michele. Tale aspetto è stato fondamentale in questo percorso, poiché mi ha dato l’opportunità di relazionarmi con persone nuove con le quali ho portato a termine questo itinerario, nonostante ci siano state alcune incomprensioni. 

Tra le mie paure più grandi c’era la lingua, per il timore di non saper intrattennere un discorso. Proprio per questo nei primi giorni di lavoro, presso la Cantina la “Botega de Alberto”, è risultato difficile interagire in spagnolo con i miei colleghi e il mio capo, tuttavia sono stato in grado di capire ciò che mi veniva chiesto di fare

Con il passare dei giorni e ascoltando le conversazioni ho imparato la lingua e trovato il modo di rapportarmi con le persone. Difatti nei momenti di pausa si rideva e scherzava tutti assieme e avveniva inoltre uno scambio interculturale, poiché si trattava di un insegnamento reciproco della lingua.

Consiglio a tutti di provare questa esperienza senza farsi prende dall’ansia  e dalla nostalgia di casa perché è unica nel suo genere e merita di essere vissuta fino in fondo.

Sofia

xxx

Ciao sono Sofia e ho partecipato al progetto Erasmus a Valladolid, in Spagna.
Ho deciso di intraprendere quest’avventura per espandere i miei orizzonti e per sfamare la mia curiosità sulle culture straniere. Ammetto che avevo paura del rapporto che avrei avuto con i miei compagni e con i colleghi del lavoro, invece mi sono trovata molto bene con tutti, spesso infatti ci incontravamo fuori lavoro per uscire in città. Fortunatamente mi è capitato un lavoro che soddisfaceva tutte le mie aspettative migliori e mi è stato molto utile entrarne a fare parte a 360°.
Ora ho una conoscenza in più e una percezione di ciò che mi piacerebbe fare nella vita. Non mi pento affatto di aver preso parte a questo progetto e lo rifarei altre 100 volte.


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