Those will be the best memories! Il nostro Erasmus in Francia

Grazie ai progetti Erasmus+ Accreditamento Versari-Macrelli e Accreditamento Uniser 2021, ad inizio ottobre 15 giovani studenti ed il loro Group Leader partono da Bologna verso Bordeaux, per poi dirigersi a La Force dove il partner francese MFR è pronto ad accoglierli.

Questa è la storia della loro indimenticabile esperienza di un mese in Francia, raccontataci dal Group Leader Marco.

«I ragazzi sono carichi, c’è un’atmosfera molto piacevole. Il primo gruppo (partito la prima settimana), composto da Fadwa, Francesca, Letizia, Marieme, Sofia, Marco e Mohamed fanno parte del gruppo coordinato dall’istituto Versari-Macrelli di Cesena. Sono vivaci ed energici, pronti a dare il massimo nel proprio ambito di studi, che è variegato tra alberghiero, socio-sanitario e commerciale. La settimana seguente si aggiungono gli altri otto membri: Aurora, Jeorgette, Letizia, Nicole, Nuria, Agan, Davide e Francesco. Questi ragazzi fanno invece parte dell’Accreditamento Uniser 2021 e studiano nell’ambito socio-sanitario, tecnico-industriale e nel turismo. 

Dopo un fisiologico primo periodo di adattamento ed assestamento, tra i due gruppi si crea una forte sintonia. Tutti sono disposti a mettersi in gioco, tutti vogliono fare la propria parte in modo da poter vivere al meglio in comunità: c’è chi cucina, c’è chi lava, chi intrattiene e chi riordina.

Forse è impossibile spiegare in un breve articolo tutte le sfaccettature di un’esperienza simile. Ci sono tantissimi fattori che, nel bene e a volte anche nel male, hanno influenzato l’esito finale di quest’avventura. Ovviamente non sempre tutto va per il meglio, ma come diceva un personaggio dei videogiochi di 15 anni fa “l’imprevisto è il sale della vita”, ed è bene coglierlo, sfruttarlo e lavorare per creare qualcosa di bello e di nuovo. Questo è esattamente ciò che hanno fatto i ragazzi, che con molto coraggio e spirito di adattamento sono riusciti ad avere ottimi risultati nelle loro task lavorative, contribuendo a creare un bellissimo clima nel posto di lavoro, sia con i colleghi che con i superiori. 

Come dico sempre quando parlo di un’esperienza Erasmus+, il tirocinio è solo una delle mille parti che la compongono. Abbiamo avuto modo di divertirci veramente tanto! Tra le partite a Lupus in Fabula, le serate con i ragazzi della scuola di MFR, le passeggiate serali per la campagna vinicola circostante, la pizza della macchinetta (una delizia) e le varie visite, in particolare quelle nella vicina Bergerac e nella più grande Bordeaux, oltre alla magnifica gita alle Dune du Pilat e quindi all’Oceano Atlantico. Siamo pure stati così bravi da fare gli gnocchi in casa e goderceli tutti assieme, senza dubbio una delle esperienze più “leganti” tra quelle che abbiamo vissuto. Non posso non citare poi il giro per le vigne dei dintorni di Bergerac con i monopattini elettrici da cross! Un’esperienza unica e davvero divertente (cadute a parte).

Ovviamente anche le cose molto belle portano con sé degli incidenti, bisogna essere attenti a non perdere treni o cappelli (e noi non lo siamo stati), ma tutto è bene quel che finisce bene! Ormai l’inizio di novembre è arrivato ed i 15 ragazzi devono fare ritorno a Bologna, un po’ più stanchi ma molto più grandi. Ora sono più responsabili, sono in grado di accettare le altre persone e gli spigoli che possono presentare, sono anche capaci di dire qualche parola in francese e, giunti al termine dell’esperienza, riescono a leggere le emozioni negli occhi dei propri compagni di avventura.

La cosa più bella? Ci si vuole davvero bene. Non è terminato tutto una volta arrivati a casa, ma è iniziata una nuova vita post-La Force. Ricordo bene le prime reazioni dei ragazzi nel vedere quel posto, immerso (qualcuno userebbe la parola “sperduto”, ma a me non piace) nelle campagne e non erano del tutto positive. A novembre però il messaggio che ho ricevuto più spesso è stato “mi manca La Force”. Davvero, è incredibile quanto vivere insieme ed essere messi in situazioni di discomfort possa plasmare le persone, unirle e creare legami forti e duraturi. 

Voglio terminare il mio racconto ringraziando tutti coloro che hanno lavorato per rendere possibile questa esperienza, quindi grazie alle famiglie dei ragazzi, alle scuole, ad Uniser, MFR ed all’Unione Europea.

Come dice una canzone che è stata il nostro mantra durante tutta l’esperienza: “Those will be the best memories”.

GRAZIE LA FORCE!»


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