Ciao Furlè, ciao Romagna, grazie ragazzi !

Il mio soggiorno in Italia è stato ritmato da alcuni eventi naturali estremi. In effetti arrivare a Forlì il 2 febbraio in 50 cm di neve mentre di neve non ce n’era in Belgio era molto strano. Tale ondata di freddo i Forlivesi non ne avevano più vissuta da molti anni. Pero, mi hanno assicurato che in 10 mesi avrò avuto modo di sperimentare un’altro estremo! Quello dell’affa e dell’umidita eccessiva dell’estate romagnola. Essendo del nord, era piuttosto di quello che avevo “paura”. Solo che a quel momento, non sapevo che avrei vissuto l’estate seconda più torrida degli ultimi 180 anni! E poi, nessuno non mi aveva parlato delle zanzare e non avevo nemmeno pensato alla possibilità di un terremoto.

Comunque è in questo contesto invernale che ho iniziato il mio servizio volontario presso Uniser, una cooperativa che si occupa di mobilità per l’apprendimento. Grazie a Mathilde, una volontaria francese che conosceva già bene le attività, e al fatto che sapevo già un po l’italiano, ho potuto inserirmi velocemente nel “lavoro quotidiano”. Ho aiutato lo staff su diversi progetti europei come il Leonardo Da Vinci, lo SVE o il Grundtvig. Ho dato la mia testimonianza di volontario straniero durante formazioni di cittadinanza europea nelle scuole medie di Cesena e organizzato un evento di promozione dei programmi europei qui a Forlì. Altre attività più regolari consistevano nel gestire un evento interculturale settimanale e nella scrittura di articoli sul blog della cooperativa. D’altronde questo qui che state leggendo è il mio ultimo articolo.

Al di là dell’esperienza lavorativa ho (ri)scoperto un paese e una cultura bellissima. Ci si sta davvero benissimo in Romagna. C’è il mare, la montagna, e una gastronomia molto ricca e deliziosa. Piovve poco e il sole c’è quasi ogni giorno, anche d’inverno. Per quanto riguarda Furlè è vero che all’inizio possa sembrare un po piccola e poco vivente ma invece degli eventi e delle feste ce ne sono parecchi. Poi il vantaggio è di poter incontrare ragazzi di tutta l’Italia venuti a studiare nelle diverse sedi universitarie ma anche dei giovani di tutta l’europa. Si fa abbastanza presto a conoscere gente e penso davvero di aver fatto alcune belle amicizie. E sicuramente il punto forte di quest’esperienza.

Infine, prima di tornare al grigio del Belgio, riprendere il ritmo pazzo della realtà, vorrei ringraziare tutti quelli che ho incontrato durante questi 10 mesi, che sicuramente, costituiscono un bellissimo capitolo della la mia vita. Ma prima di girare la pagina, ci sta dire una parola sull’Europa visto che alla fine è Lei che mi ha mandato qui. La vorrei ringraziare anche Lei e dirle che quest’esperienza mi ha confermato una cosa che pensavo già prima di venire in Italia. Infatti, piuttosto che paesi messi insieme sotto una bandiera comune ho sempre visto l’Europa come un mazzo di regioni unite. Ed il giorno in cui questo ragazzo di Lecce mi ha detto: “Ma è incredibile come tu hai preso l’accento romagnolo”, ho saputo che non ero venuto in Italia, ma piuttosto in Romagna.

A presto ragazzi e grazie.

Franz


Commenti

Una risposta a “Ciao Furlè, ciao Romagna, grazie ragazzi !”

  1. Avatar Mariasun
    Mariasun

    Bonito.
    ¿Es una despedida?

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